(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
SIDERNO – La spinosa questione della sanità ha rappresentato l’altro punto all’ordine del giorno che ha interessato l’Assemblea dei Sindaci della Locride, nel pomeriggio di ieri. Nello specifico, si è provveduto a fare un resoconto del vertice avuto con il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, il 31 ottobre scorso nella sala consiliare del Comune di Locri, al quale oltre una delegazione dei primi cittadini, ha partecipato il direttore sanitario Antonio Bray.
E’ stato il presidente facente funzioni, Cesare De Leo, a relazionare sui provvedimenti che da qui a breve, dovrebbero essere concretizzati: una nuova tac, collaudata il 20 dicembre prossimo, così come l’installazione della risonanza magnetica, l’ingresso di nuovi radiologici e un nuovo primario di Ortopedia, per rimettere nelle condizioni della sua funzionalità h24 il reparto.
Visibilmente scettico sull’esito dell’incontro, è apparso il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese «La situazione non é per nulla positiva – ha commentato – riceviamo le solite promesse, sono sei anni che ascoltiamo sempre le stesse cose. E’ a rischio chiusura anche la pista dell’elisoccorso, così come si rischia di perdere il finanziamento (scade il 31 dicembre) dei 14 milioni di euro destinati a interventi strutturali del nosocomio. Si vuole creare un polo sanitario unico, un ridimensionamento della struttura e di fatto, è quello che è successo con la chiusura dell’UOC di Ortopedia che devasta ulteriormente la sanità di questo territorio. E’ necessario scongiurare ulteriori ridimensionamenti dei reparti. È evidente che l’ospedale muore così. Continua a persistere una disattenzione governativa regionale e nazionale. Servono risposte urgenti che non possono essere solo la tac o l’acquisto della risonanza magnetica. Non è possibile che il popolo calabrese debba essere privato del diritto alla salute sancito dalla Costituzione».
All’unanimità, i primi cittadini hanno convenuto di chiedere nei prossimi giorni un “Tavolo” allargato con la triade commissariale in capo all’Asp di Reggio Calabria, il generale Cotticelli e il direttore generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Antonio Belcastro. Ma non solo: è stata altresì programmata dai primi cittadini della Locride, una mobilitazione a difesa della sanità, o meglio, uno sciopero generale indetto per il prossimo 13 dicembre.
Intanto domattina, è prevista una manifestazione studentesca pro ospedale, alla quale il primo cittadino di Locri, così come altri sindaci del comprensorio, hanno assicurato la loro partecipazione.