di Antonio Baldari
LOCRI – Stavolta non ci stanno contro la chiusura di Psichiatria in quel di Locri e Gioiosa Jonica. Nuccio Azzarà, Francesco Politanò e Nicola Simone della segreteria Uil Fpl di Reggio Calabria che scrivono al commissario straordinario Santo Gioffré; ai responsabili medico-sanitari; ai sindaci della Locride ed all’Asp di Reggio Calabria.
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La missiva vuole evidenziare come “in palese controtendenza ad ogni buon senso e alle linee guida Nazionali e Regionali dove viene indicato di potenziare il territorio, la Direzione Strategica Aziendale continua, invece, a mortificare l’offerta sanitaria del DSM del Territorio decretando, di fatto, la chiusura del servizio territoriale del CSM di Locri e di Gioiosa Jonica – scrive la triade sindacale – interpretando il disagio dei Pazienti e dei Familiari che, ad oggi, hanno usufruito con massima soddisfazione di questo importante servizio territoriale e che una politica sanitaria dissennata vorrebbe distruggere, si chiede di volere revocare immediatamente quanto disposto nella succitata nota ed in questo si diffida formalmente in quanto la mancata revoca produrrebbe degli effetti disastrosi che, nostro malgrado, ci costringerebbero a rivolgerci ad altre autorità per interruzione di pubblico servizio”
Ed ancora, Azzarà, Politanò e Simone rimarcano altrettanto il fatto che “con stupore il SPDC di Polistena, causa carenza di personale, è stato drasticamente chiuso proprio nel periodo in cui le incidenze di patologie psichiatriche aumentano, con la stessa nota, per garantire il SPDC di Locri, si “contrae” ulteriormente l’offerta psichiatrica sul territorio azzerando il servizio del CSM di Marina di Gioiosa e di Locri – proseguono – non possiamo, quindi, condividere il metodo adottato che accorpa il personale medico dei CSM di Locri e Marina di Gioiosa Ionica, con criterio di rotazione ogni 20 giorni tre unità mediche quando sappiamo per certo che personale, già in forza al SPDC di Locri, è stato utilizzato presso altre Aziende determinando di fatto le carenze di organico, invitiamo e sollecitiamo la tempestiva ed immediata razionalizzazione e/o riorganizzazione del personale del DSM – essi concludono – riassegnando il personale, ognuno per le funzioni per le quali è stato assunto e facendo fronte anche alle emergenze che in questo periodo esplodono”.