R. & P.
Il comitato per l’apertura della Casa della Salute di Siderno, il Comitato DifendiAmo l’Ospedale di Locri e il Corsecom, chiedono a tutti i Consigli comunali che ritengono la Sanità Pubblica un DIRITTO FONDAMENTALE (art. 32 Costituzione Italiana), di riunirsi, con urgenza, per esprimere il pieno sostegno ai suddetti comitati di cittadini, che da anni, si battono per una sanità efficiente nella Locride.
Premesso che i rappresentanti dei Comitati hanno, più volte, incontrato i vertici commissariali regionali e i commissari, che si sono succeduti all’Asp di RC, ottenendo in tutte le occasioni promesse ed impegni per migliorare la risposta sanitaria nella Locride.
Prendiamo atto che i risultati reali sono stati pressoché insufficienti, in primo luogo per la scandalosa vicenda della Casa della Salute di Siderno, che ricordiamo essere una struttura al servizio di tutti i cittadini della Locride, finanziata con ben 9.760.000,00 € sin dal 2013.
Finalmente dopo 6 anni di torbide meline, dopo due anni di mobilitazione dei cittadini, l’iter per la realizzazione, si era messo in moto.
Purtroppo, malgrado che, dopo 2 anni, siano stati selezionati i progettisti e gli stessi incaricati della progettazione esecutiva, viene fuori che i fondi non sono più sufficienti per coprire l’intervento complessivo, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime.
Abbiamo notizie che si ipotizza di azzerare di nuovo tutto, quando si potrebbe optare per un intervento parziale fina a copertura economica.
La Casa della Salute è un anello fondamentale del sistema sanitario, che può offrire tutta una serie di risposte ambulatoriali veloci, con la presenza di una serie di servizi specialistici in grado di alleggerire l’ospedale di Locri, che si potrebbe occupare, con maggiore efficienza, ai casi che necessitano di ricovero.
Lo stesso ospedale versa in una condizione di precarietà inaccettabile con finanziamenti per l’edilizia, mai utilizzati, da oltre un decennio.
E nonostante tutte le promesse ci ritroviamo con un pronto soccorso, così come tutti i reparti attivi, sottodimensionati di mezzi e personale.
Noi pensiamo che non sia possibile più tollerare questo stato di cose.
I cittadini della Locride per spostarsi e per curarsi devono andare fuori territorio, perché i diritti più elementari vengono loro negati.
Per queste ragioni chiediamo a tutti i Comuni della Locride di pronunciarsi con delibera di Consiglio comunale e dire con chiarezza se sono a favore di una sanità pubblica che garantisca almeno i Lea, i livelli essenziali di assistenza.
Le nostre proposte:
1) procedere con l’intervento sulla struttura di Siderno con i soldi disponibili, anche per una sola parte delle struttura.
2) procedere all’acquisizione in tempi celeri del mammografo, da utilizzare con un camper mobile per come è stato promesso
3) rendere efficienti gli Ambulatori già operanti nella struttura di Siderno.
4) potenziare il pronto soccorso di Locri.
5) impegno incessante affinché l’Ospedale di Locri veda restituito il suo ruolo di Ospedale Spoke
6) assunzione del personale mancante.