R. & P. (foto d’archivio)
Preg.mo Ministro Grillo,
da lunedi 4 giugno u.s., i cittadini calabresi sono costretti ad effettuare gli esami clinici e di diagnostica, in regime di esenzione del S.S.R., solo presso i laboratori degli ospedali pubblici, mentre diventano a pagamento per tutti presso le strutture private.
La politica dei tagli del Commissario ad acta, Ing. Massimo Scura, ha miserabilmente ridotto i fondi destinati alla specialistica ambulatoriale privata accreditata che, giova ricordare, ha sempre svolto un’attività complementare alle strutture pubbliche che, da sole, non sono in grado di soddisfare le richieste di prestazioni sanitarie dei cittadini, soprattutto per i tagli al personale avvenuti negli ultimi anni e dove, per le prestazioni di diagnostica strumentale, i tempi di attesa raggiungono quasi un anno.
Anche il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che ringraziamo, è intervenuto per garantire il diritto alla salute dei cittadini calabresi, cercando di scongiurare il passaggio, da parte delle strutture accreditate, alla forma dell’assistenza indiretta, appellandosi al senso di responsabilità delle parti in causa, ma l’ostinazione del Commissario non ha consentito alcuna apertura.
Il Circolo del Partito Democratico di Siderno, formato da 250 persone, non può rimanere in silenzio allorquando si tratti di prendere posizione a garanzia del diritto alla salute ed alla prevenzione in una terra depredata e violata da scelte dissennate, in cui la logica dei numeri finisce col prevalere sulla vita e sui diritti garantiti.
Questo commissariamento alla sanità calabrese avrebbe dovuto provvedere, nelle intenzioni dell’allora Consiglio dei Ministri che lo ha istituito, all’attuazione dei programmi necessari a garantire in maniera uniforme e concreta, su tutto il territorio, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficacia ed efficienza, secondo i profili resi noti, in attuazione all’appendice normativa vigente.
Nulla di ciò è stato realizzato e gli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa non hanno sortito alcun beneficio, né contribuito a migliorare il servizio sanitario nella regione. Ciò ha determinato non solo la sfiducia dei cittadini, che continuano a migrare presso altre regioni per curarsi ma, addirittura, all’esito di questa nuova realtà taglia-fondi alle strutture private, sono messi a serio rischio numerosi posti di lavoro in una regione dove, ahinoi, il livello di disoccupazione è uno dei più alti d’Italia.
A questo punto, il Circolo del Partito Democratico invoca a gran voce l’applicazione dell’art. 32 della Costituzione che riconosce e garantisce il diritto alla salute come sacro e inviolabile. La Calabria non è figlia di un Dio minore; i cittadini hanno gli stessi diritti ed invece pagano il prezzo più alto, quello della vita, per le incapacità e le lotte intestine di burocrati e funzionari vari. Che ci si adoperi, invece, con la ferocia dell’urgenza, per il potenziamento delle strutture pubbliche per garantirne una migliore efficienza ed allo stesso tempo che si consenta alle strutture private accreditate di poter svolgere in serenità quell’attività che fino ad oggi ha permesso ai cittadini di usufruire di quei servizi che le strutture pubbliche, da sole, non sono in grado di offrire …
Da ultimo, non per importanza, si dia attenzione particolare all’Ospedale spoke di Locri che, pur dovendo attendere ad un elevato bacino di utenti, soffre per le gravissime carenze di organico e strutturali, nonostante il personale, in perenne collasso, stia facendo sforzi titanici, con orari massacranti, pur di garantire almeno un “minimo” alla comunità locale …
E non rimase più nessuno … titolava Agatha Christie …
Il Circolo del Partito Democratico di Siderno