«Va aperta una discussione sul nuovo atto aziendale dell’Asp di Reggio che retrocede la struttura di rianimazione dell’Ospedale di Locri da complessa a semplice, con le conseguenti difficoltà operative».
A sostenerlo è il commissario provinciale dell’Udc Riccardo Occhipinti che esalta il lavoro fin qui svolto dalla struttura guidata dal primario Raffaele Antonio Argirò.
«I risultati ottenuti dall’equipe medica guidata da Argirò – prosegue Occhipinti – sono straordinari e la struttura di Locri si è segnalata più volte per competenza e tempestività negli interventi durante gli scorsi anni salvando vite umane e compiendo veri e propri miracoli. Così com’è avvenuto nel caso della giovane paziente di Careri, colpita giovanissima da emorragia cerebrale e aiutata nel suo percorso di riabilitazione proprio dalla struttura di Locri. Una storia a lieto fine che non è sfuggita all’attenzione degli organi di stampa e che dimostra la qualità e l’alta professionalità della struttura».
«Non si può pensare di continuare a riorganizzare la sanità calabrese e reggina – conclude Occhipinti – operando soltanto con criteri ragionieristici che servono soltanto a fare quadrare conti e non guardano al diritto alla salute e alla necessità di far crescere i livelli essenziali di assistenza. Servono, invece, nuovi investimenti per salvaguardare le eccellenze che operano nel settore e potenziarle sempre di più per provare a garantire al massimo il diritto alla salute dei cittadini. E la struttura di Rianimazione dell’Ospedale di Locri fa sicuramente parte di queste».