Redazione – Sconcerto e indignazione per la sottrazione del finanziamento Inail da 33 milioni di euro destinato all’ospedale di Locri. «Non si capisce quale sia la logica del trasferimento di queste ed altre risorse – si legge in una nota diffusa dal segretario cittadino del Pd, Giuseppe Fortugno – che servivano inizialmente all’ospedale di Locri e ad altri spoke della città metropolitana di Reggio Calabria, a interventi diversi, decisi dalla presidenza del Consiglio dopo una nota in tal senso della Regione Calabria del 18 luglio scorso».
Ad avviso di Fortugno «nessuno mette in dubbio che altre aziende ospedaliere del territorio calabrese avessero necessità di ulteriori stanziamenti, ma definanziare interventi vitali come quelli previsti per ammodernare l’ospedale di Locri significa condannare la cittadinanza di questo comprensorio a una sanità di serie B. L’azione condotta nei confronti di Locri sembra rispondere davvero ad un vero e proprio disegno teso a smobilitare di fatto ogni residuo di presidio ospedaliero e assistenza sanitaria nel territorio Locrese. Una strategia scellerata che non tiene conto delle tante situazioni di emergenza, in cui sono in gioco le vite dei cittadini e che spesso richiedono una presenza capillare e di prossimità delle strutture ospedaliere sul territorio che consentano di intervenire in pochissimi minuti». Per questo Fortugno chiede «al presidente della Regione e commissario alla sanità Occhiuto di chiarire immediatamente i motivi di questa incomprensibile e grave decisione, sia in Consiglio regionale, sia sui territori che non possono accettare passivamente quanto sta accadendo».
«A parlare – conclude il segretario cittadino dei Dem – non è soltanto il segretario di circolo ma anche il figlio di Franco Fortugno, ovvero colui che tanto ha combattuto nella sua vita per assicurare a questa terra una sanità migliore e davvero rispondente ai bisogni e alle istanze dei cittadini. Un impegno concreto e coraggioso per il quale ha pagato un prezzo altissimo e di cui, ancora oggi, resta viva e presente la memoria ed il ricordo, come testimoniano del resto quotidianamente i tanti cittadini non solo locresi che incontriamo lungo le strade e le piazze. Anche da qui occorre ripartire, cioè recuperando e rilanciando quella capacità di interpretare e tradurre in azione politica i veri problemi che attanagliano la sanità calabrese e di cui Franco Fortugno ha saputo essere autorevole interprete».
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