RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Giovedì prossimo non sarò presente all’incontro con il Commissario regionale alla sanita, Massimo Scura, in programma a palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria”.
Una decisione che Giuseppe Raffa rende nota perché, a suo dire, “una riunione strutturata in questi termini rischia di alimentare la confusione e fare il gioco di quanti vanno alla ricerca di nuovi spazi di notorietà. Un siffatto rifiuto – chiarisce il Presidente – non deve assolutamente essere considerato uno sgarbo istituzionale: né verso il Presidente della Giunta, on. Mario Oliverio (ammesso che sarà presente), né nei confronti del Sindaco della città capoluogo di provincia. Sarebbe stato lineare, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione che presiedono l’ordinamento degli enti locali, un confronto propedeutico con gli amministratori del territorio per una valutazione seria e approfondita e una visione organica dei problemi della sanità reggina.
Infatti, non si può pensare di rappresentare le esigenze sanitarie del territorio a macchia di leopardo. Se questa è l’idea della città metropolitana è sbagliato in quanto ci troveremmo difronte ad una decisione neo centralista che rifiutiamo. La nostra, invece, è un’idea policentrica: pari dignità a tutti gli amministratori locali e il commissario Scura scenda, una vola per tutte, dal piedistallo e venga, assieme a noi eletti dal popolo, a visitare i presidi ospedalieri della provincia di Reggio Calabria.
Contrariamente al Commissario regionale alla Sanità, come Provincia saremo presenti il 17 a Locri e il 24 a Polistena per condividere lo spirito che anima queste due manifestazione, certi come siamo che per affrontare le problematiche della sanità territoriale è indispensabile ascoltare i cittadini i quali hanno il diritto di esprimere le loro democratiche valutazioni rispetto al diritto alla salute.
Come Provincia non ci fermeremo alla partecipazione agli incontri che saranno organizzati sul territorio, ma predisporremo un articolato piano, che tenga conto soprattutto delle aspettative della gente, finalizzato alla tutela della salute pubblica. Solo dopo tutta la nostra disponibilità per un confronto serio e costruttivo, senza calcoli ragionieristici e tagli insensati che minano le fondamenta dello stato sociale”.