SANT’AGATA DEL BIANCO – Cantastorie come Nino Racco, poeti e musicisti come Gianni Favasuli, “writing” di livello nazionale come Andrea Sposari (estemporanea di murales), maestri nella costruzione del liuto e della lira calabrese come Antonio Sallustio, artisti di strada, giocolieri, acrobati, pittori e scultori, musei aperti (con spettacolari lavori di artigianato e ricamo) e tanta gastronomia di qualità. C’è tutto questo e molto di più nella IIª edizione de Il Borgo dell’Arte e dei Sapori che si svolgerà a Sant’Agata del Bianco nei giorni 5 e 6 agosto 2017 a partire dalle ore 19.
Il percorso si snoda da Piazza del Popolo e sale per la Via delle Porte Pinte, nel Borgo Antico, passando attraverso suggestivi luoghi storici fino ad arrivare davanti alla casa dello scrittore Saverio Strati (tra il Museo delle cose perdute e la Piazzetta di Tibi e Tàscia).
Dal vino greco ai formaggi, dalla ricotta calda alla pitta calabrese, il viaggio gastronomico tra le vie di Sant’Agata è anche una riscoperta del cibo della civiltà contadina.
Dopo il successo dello scorso anno, si rinnova, quindi un appuntamento atteso per la sua originalità (artisti locali sconosciuti, ad esempio, riescono a sorprendere anche i critici più severi).
L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale (che lo ha istituzionalizzato il 25 gennaio 2017 con Delibera di Giunta n°6/2017) ed è Patrocinato dal Parco Nazionale dell’Aspromonte.
E passando, nel Borgo di Sant’Agata, dalla casa di Vincenzo Tedesco, sacerdote e storico, non è difficile ricordare le sue parole, scritte a metà dell’800 che descrivevano il clima di ospitalità che ha sempre contraddistinto i cittadini santagatesi: “A siffatte doti di natura corrispondendo negli abitatori buono incivilimento, costumi gentili, dolce favella, gusto squisito. Si attira un commercio attivo coi forestieri, che restano perciò compiaciuti, e soddisfatti. Il palazzo baronale è una bella fabbrica….a lato del paese, verso tramontana, vi è una veduta sorprendente e pittoresca, ove l’occhio con piacere si spazzia dal Capo Stilo al Capo Spartivento”.
Insomma, ci sono tante buone ragioni per recarsi a Sant’Agata nei giorni 5 e 6 agosto.