R. & P.
Settimana intensa di lavoro ma anche di soddisfazioni a Sant’Agata del Bianco. Dopo la pubblicazione da parte del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’interno (Direzione Centrale per la finanza locale) del decreto dell’8 novembre 2021 con il quale è stato assegnato al Comune di Sant’Agata del Bianco un finanziamento di € 880.000,00 per la ristrutturazione e la riqualificazione dell’edificio scolastico C. Alvaro, l’Amministrazione guidata da Domenico Stranieri guarda al futuro e all’innovazione.
Difatti è stato presentato un bellissimo progetto alla Città Metropolitana (un percorso tutto dedicato a Saverio Strati, dal borgo alla fontana “Ranghia”) per la “Manifestazione di interesse rivolta ai Comuni del Territorio Metropolitano per il conferimento di disponibilità di spazi urbani per la realizzazione di murales” e, soprattutto, sono stati installati lungo tutte le vie del borgo dei pannelli descrittivi con codice QR.
Proprio stamattina è arrivato il primo pullman di visitatori che hanno usufruito dei vari collegamenti interattivi del borgo di Sant’Agata. Attraverso lo smartphone, adesso, è semplicissimo leggere la lettera d’amore del giovane Saverio Strati, scoprire chi è “Brunello il liberatore”, sapere tutto del festival Stratificazioni, conoscere la vita di Fàbon e sentire Mimmo Cavallaro che, dopo più di mezzo secolo, canta per la prima volta in un concerto i versi del poeta contadino Michele Strati.
Durante l’escursione di oggi non è mancata un’inaspettata serenata (improvvisata dai maestri Romano Scarfone e Francesco Romeo), una gara di rime (il vicesindaco Gina Mesiano ha premiato i versi più belli regalando ad una signora un romanzo di Saverio Strati) e una lezione di archeologia del vino e palmenti scavati nella roccia da parte dell’Assessore Jaime Gonzalez. I consiglieri comunali Giuseppe Melina e Stefano Strano, insieme ai volontari della Proloco, hanno gestito mirabilmente l’esposizione dei prodotti tipici locali, mentre fa sempre un certo effetto visitare la casa di Strati, Il Museo delle Cose Perdute di Antonio Scarfone ed il Museo degli artisti santagatesi curato da Silvana Scarfone Insomma, se è vero che, come scriveva nei primi anni ’60 l’inviato Giuseppe Josca, a Sant’Agata la poesia è di casa, da qualche anno il Comune si distingue anche per uno sguardo attento verso l’innovazione tecnologica.