(fotogallery e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- E’ il 22 giugno 2010, quando il signor Giuseppe Marte (in quell’anno 47enne), di Sant’Ilario dello Ionio, viene sottoposto ad un intervento delicato durato 10 ore.
Affetto da cardiomiopatia dilatativa, (ereditata dalla madre), ovvero una condizione patologica del cuore che si manifesta con la dilatazione ventricolare, nonchè la compromissione della funzione sistolica, all’uomo viene trapiantato un cuore elettrico con annessa un’imbracatura (per non morire) che, necessita di un continuo monitoraggio e manutenzione.
Un intervento perfettamente riuscito, grazie al luminare della cardiologia, il professore Attilio Renzulli, di origine partenopea, ex primario del reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Germaneto di Catanzaro.
Giuseppe Marte non ha mai perso la speranza di poter cominciare una nuova vita, (nonostante, dietro l’angolo, ci fossero seri rischi di non potercela fare), tant’è che oltre i dovuti accertamenti propedeutici all’intervento, ha intrapreso una dieta ferrea, arrivando a perdere quasi 50 kg.
<<Sono infinitamente grato al professor Renzulli e alla sua equipe medica-ha dichiarato Marte– per aver salvato la mia vita e quella di tanti altri pazienti. Con lui si è instaurato un bel rapporto di amicizia. Per merito suo, sono rinato, conduco una vita normalissima e periodicamente, vado al Centro Cardiologico Monzino di Milano per i dovuti controlli. Gli ultimi, hanno avuto esito positivo, ho superato tutte le verifiche, alle quali medici provenienti dalla Lapponia e dalla Svezia, mi hanno sottoposto>>.
La battaglia di Giuseppe Marte però, non è stata esente da alcuni ostacoli che, noi rimandiamo in tutti i suoi dettagli, al video esclusivo del nostro Enzo Lacopo, con un’intervista rilasciata dall’uomo alla nostra testata.