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LOCRI – La giornata di Santo Stefano da ormai oltre 25 anni è dedicata ad una escursione che mira a percorrere uno dei territori più incantevoli dell’Aspromonte. Un trekking non particolarmente impegnativo sia per dislivello che per durata. Quest’anno a causa di una frana di considerevole entità, abbattutasi sulla provinciale che conduce da Ciminà ai piani Moleti in località pietra Mullica, si è utilizzata la strada comunale che da Antonimina porta al piano dei Corvi e poi a Moleti per raggiungere l’imbocco del sentiero che conduce a monte San Pietro.
Questo lungo giro ha scoraggiato molti che hanno preferito desistere ma non sanno che la giornata è stata particolarmente piacevole vuoi per il sole splendido che ci ha regalato una visuale nitida su tutto l’Aspromonte e sulla costa ma anche per il clima gradevole. Oggi i colori erano particolarmente intensi ed hanno permesso di gustarne tutte le sfumature.
Al raduno dei partecipanti provenienti dalla jonica, presso il piazzale del cimitero di Antonimina, oltre ad ammirare il lato orientale del monte San Pietro è stato possibile notare un timido riccio che nonostante il periodo ed il clima si è esposto al sole per scaldarsi, a dicembre i ricci sono in letargo. Giunti in località Sambuco è stata effettuata una sosta per attingere acqua e affacciarsi ad ammirare il panorama che mostra l’intera Locride da Punta Stilo a Capo Bruzzano.
L’incontro con il gruppo proveniente dalla tirrenica è avvenuto ai piedi di monte Petrotondo, mt. 808, e da qui la compagnia si è mossa alla volta del monte San Pietro , mt. 710, detto più comunemente monte Tre Pizzi per le tre cime che lo caratterizzano.
Durante il percorso molte sono state le soste per godere del panorama e per dare ai convenuti le informazioni sulla geologia, la vegetazione e per raccontare la storia dei luoghi. Dopo circa un’ora si è giunti alla fine del sentiero e ci si è radunati per ammirare i ruderi della chiesetta di epoca bizantina.
L’esplorazione dei luoghi è stata particolarmente attenta e c’è stato modo di ammirare le montagne circostanti e soprattutto i letti delle tre fiumare che incidono il territorio sottostante. Si coglie l’occasione per ringraziare l’operatore della testata on line Lente Locale che ha effettuato le riprese e documentato con le foto la giornata sottoponendosi a trovare postazioni anche difficili pur di dare risalto alle immagini. Grazie anche a tutti i partecipanti che hanno animato in maniera piacevole questa tradizionale meta di Santo Stefano. (Arturo Rocca)
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