di Domenica Bumbaca
«Lontani da ogni prevaricazione, da ogni forma di arroganza e più correttezza ed educazione». Questo chiede il presidente del Comitato Regionale Calabria FIGC – LND Saverio Mirarchi incontrando a Palazzo comunale le società calcistiche della Locride affiliate alla federazione italiana calcio per un incontro – confronto organizzato dalla Delegazione distrettuale di Locri presieduta da Carmine Barbaro.
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Il messaggio di Mirarchi è stato chiaro e determinato a voler vedere un calcio diverso, quel calcio dove non comanda il prepotente, il dirigente un po’ ribelle, il “dio” denaro o la smania dei genitori. <<Il calcio, ed in un territorio come la Locride questo vale ancor di più, – ha detto il presidente- non può dare spazio a queste situazioni, altrimenti si perde di vista il vero obiettivo e la delinquenza ha sempre la strada in discesa. Ci deve essere altro- ha continuato Mirarchi- oggi più che mai bisogna riscoprire l’essenza del gioco e dell’aggregazione, perché è impensabile dover scendere in campo ed assistere a liti sterili, dirigenti arrabbiati con gli arbitri>>.
Proprio questo argomento ha intrattenuto i presenti alla discussione alla presenza del presidente del Comitato Regionale Arbitri, Stefanò Archinà, il presidente della Sezione arbitri di Locri, Roberto Rispoli, il delegato regionale per il calcio a 5, Pino Della Torre, il responsabile del Settore giovanile e scolastico regionale, Piero Lo Guzzo, il responsabile provinciale degli allenatori di calcio, Saro Bellè. Per l’Amministrazione hanno portato i saluti il sindaco Calabrese e il vicesindaco Sainato.
Archinà e Rispoli hanno posto l’accento sulla fondamentale crescita che ogni arbitro, particolarmente i giovani, deve affrontare sui campi per divenire un buon giudice di gara, ma questo spesso viene malinteso dalle stesse società che scagliano le loro frustrazioni su di esso, parlando di inesperienza, incapacità e superficialità della sezione. <<Il compito, invece di una sezione arbitri è proprio quello di far crescere i giovani ma senza collaborazione – ha affermato Archinà- tutto questo sarà impossibile>>.
La proposta di Mirarchi di affiancare un giovane arbitro e uno esperto, non ha trovato riscontro nelle parole di Archinà che ha invece sostenuto l’importanza di rispetto delle regole in campo ma soprattutto comportamento corretto tra le società. <<L’arbitro non è l’eroe della domenica è un semplice ufficiale di gara che fa applicare le regole e dovrebbe condurre una partita di calcio, piuttosto che divenire bersaglio di alcuni>> ha detto il rappresentante massimo delle giacchette nere.
<<I numeri non sono confortanti – ha esternato così la sua preoccupazione Archinà- perché sempre più arbitri abbandonano, perdendo giovani e possibilità di formazione e crescita. C’è un allontanamento che non deve preoccupare solo noi, ma deve essere tutto il sistema calcio ad interrogarsi>>. <<Noi – ha concluso- Archinà- ci assumiamo tutte le responsabilità ma chiediamo collaborazione per un continuo miglioramento in tutti i settori>>.
Si è parlato molto delle giovani promesse, del ruolo che rivestono le scuole calcio e i settori giovanili, come anche la scuola, qui l’intervento di Lo Guzzo, responsabile del settore giovanile e scolastico Calabria, mentre Della Torre ha espresso soddisfazione per il movimento creato nel mondo del calcio a 5, chiedendo maggiore attenzione ed interesse sulla categoria della serie C femminile, mentre grandi esempi arrivano dalla serie A con lo Sporting Locri, tra le migliori 8 squadre d’Italia, e la Pro Reggina.
In un tempo dove non ci sono soldi, sponsor e contributi pubblici per le attività sportive, Mirarchi che ha giustificato anche l’aumento dei tesseramenti dovuti all’introduzione di una assicurazione più cautelare nei confronti dei calciatori, chiede più serenità e rispetto delle regole e agli Enti comunali concretezza e collaborazione sugli impianti sportivi, chiedendo interventi precisi e destinati ai giovani. <<Perché possa il nostro lavoro – Mirarchi ne è convinto- essere da buono esempio per tutte le generazioni ed essere orgogliosi di avere arbitri in serie A come calciatori e squadre>>.
Sul finire vari gli interventi dei referenti delle società dove sono emersi molti spunti positivi e criticità da affrontare in rete.