DAL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA DI ASSOCOMUNI GIORGIO IMPERITURA E DAL SUO OMOLOGO DEL COMITATO ESECUTIVO GIUSEPPE STRANGIO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
In ordine alla tematica relativa allo scioglimento dei Comuni partiamo da una considerazione ovvia: I sindaci rappresentano lo Stato, anzi sono lo Stato, specialmente in quei territori difficili e soprattutto dove i suoi tagli lineari spogliano i piccoli Comuni e Montani delle elementari garanzie costituzionali, quali la scuola, le caserme, le guardie mediche e quant’altro. Certamente la mafia fa di gran lunga la sua parte vessando le popolazioni ed infiltrandosi nelle Istituzioni al fine di perseguire i propri profitti, ed in questo contesto non vi è Istituzione dello Stato che non sia stata contaminata: magistratura, Forze dell’Ordine, Prefetture,Comuni, Provincie, Regioni, sanità, politica ed ogni minimo presidio territoriale.
Ma questo non significa che anche il tessuto fondamentale debba essere considerato marcio e malato, pronto ad essere commissariato. Il dramma dello scioglimento non è solo la resa ma anche l’impossibilità ad esercitare il diritto di legittima difesa per quei tanti e numerosi Cittadini, Sindaci, Assessori e Consiglieri che hanno con entusiasmo intrapreso il servizio pubblico attraverso le proprie candidature nei Consigli Comunali senza neanche chiedere ma solamente essere al servizio dei propri cittadini. Ma questo, a tempo e luogo sarà oggetto di approfondita discussione.
Teniamo a precisare che la riunione del Comitato allargato dei Sindaci, era incentrata sull’argomento “Scioglimento dei Comuni, analisi e determinazioni”. Il tema, che sicuramente è di stringente attualità, non è stato interpretato dai Sindaci presenti come un attacco dello stato ad una parte dello Stato, per come vogliono fare intendere certi soloni ripresi attraverso i mass-media, bensì una serena e pacata discussione sull’effettiva necessità di avere pari dignità istituzionale e rispetto. I Sindaci in quella seduta hanno analizzato il problema e si sono determinati ad affrontarlo in seduta pubblica e mediante l’apporto fondamentale di giuristi, politici Magistrati al fine di elaborare proposte di modifica della legge attraverso un contributo concreto. Certo è poco ortodosso, da parte di alcuni, avviare una raccolta di firme su una idea non discussa seppur discutibile. Organizzando manifestazioni “anti” si rischia di apparire masanielli quando, per delicatezza della tematica, vengono messi in discussione rapporti istituzionali che possono diventare pericolosi ed ingenerare diffidenza fra Organi. E questo sicuramente non giova a nessuno. Ci rivolgiamo a tutti coloro che credono nella democrazia e nelle istituzioni affinché il principio di rispetto dei ruoli sia tenuto nelle dovute considerazione per come stabilisce la Costituzione, mentre per dirla con De André ci rivolgiamo a chi seppur, con diritto di replica, canta il ritornello : “Si sa che la gente dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel Tempio, si sa che la gente dà buoni consigli, se non può più dare il cattivo esempio “.
Giorgio Imperitura Giuseppe Strangio
Presidente Assemblea Associazione Comuni Presidente Comitato Associazione dei Comuni