di Vito Pirruccio*
SIDERNO – L’anno scolastico che mercoledì ha preso l’avvio ripropone il ruolo della scuola quale istituzione educativa principale del Paese. Tale centralità è data, ad esempio, dall’attenzione nazionale che la scuola ha saputo catturare in questo momento, nonostante le innegabili difficoltà, mettendo in campo uno sforzo encomiabile specie nei luoghi più disagiati dell’Italia. E’ il caso della scuola di Amatrice, cittadina colpita dal devastante terremoto del mese scorso, in prima fila per riavviare la vita di quella comunità dopo la tremenda esperienza vissuta dai suoi abitanti. La scuola italiana, nel suo insieme, è orgogliosa del gesto di rinascita che i nostri colleghi di Amatrice hanno voluto dare alla loro comunità e all’intero Paese. Ma tutta la scuola italiana, pur essendo alle prese con storiche difficoltà, mostra precisi segnali di voler uscire dal guado. Lo dimostra la ritrovata attenzione e centralità che la scuola ha saputo conquistarsi in questo ultimo anno e i provvedimenti, pure a volte criticati e contestati, emanati dallo Stato per ridare nuova linfa alla società italiana: piano delle assunzioni, interventi in materia di edilizia scolastica, progetto digitale, sostegno alla formazione docente, ecc..
Si tratta di provvedimenti, condivisibili o meno, che, però, restituiscono alla scuola un nuovo protagonismo e che, come docenti in particolare, dobbiamo saper cogliere. Anche la nostra scuola, con tutte le problematicità che non sfuggono a nessuno, sembra aver imboccato la buona strada per ridisegnare una rinnovata collocazione nelle comunità di riferimento. Il Comune di Siderno ha rimesso mano finalmente all’edilizia scolastica, dopo un lungo periodo di stasi; si è in procinto di avviare servizi fermi da anni, come la mensa; c’è un piano di sostegno a favore degli allievi diversamente abili; pezzi di società civile organizzata hanno riacceso i riflettori sulla scuola, come è avvenuto di recente con la donazione dei defibrillatori alle scuole sidernesi da parte dell’associazione “Volo” alla quale va il mio ringraziamento a nome di tutta la comunità scolastica o del sostegno garantito, nei due ultimi anni scolastici, dall’azienda KOLMAX per risistemare alcuni ambienti e favorire la premialità all’impegno scolastico. Inoltre, associazioni e privati virtuosi hanno sottoscritto e avviato protocolli di collaborazione con la scuola come, ad esempio, quello stipulato con gli Amici del Libro di Siderno per l’attivazione del servizio di biblioteca scolastica. Altrettanta attenzione e vicinanza riscontriamo nella comunità di Agnana Calabra la cui Amministrazione ha dato seguito all’impegno di assegnare le borse di studio agli alunni meritevoli e porta avanti quotidianamente un sostegno lodevole a favore della piccola ma dinamica comunità scolastica del paese. Stessa considerazione vale per l’apporto dato dalla scuola Privata dell’Infanzia di Agnana Calabra alla candidatura in partenariato dell’istituto per beneficiare del finanziamento di un innovativo sistema di biblioteca aperto al territorio.
Sono solo alcuni richiami che danno, però, a mio parere, quel segnale di fiducia e di speranza da tanto tempo da noi auspicato. Il messaggio che vorrei giungesse chiaro e forte a tutte le componenti la comunità scolastica è quello di saper fare tesoro di tutto ciò che di positivo fermenta all’interno delle scuole dell’istituto. Non si auspica assolutamente un’accettazione acritica del lavoro che si sta facendo, ma un sostegno partecipato per portare a soluzione i numerosi problemi che attanagliano la scuola e realizzare ambienti educativi adeguati per far crescere in serenità e con profitto i nostri bambini e ragazzi. Un ruolo importantissimo ha la famiglia che non può, come spesso accade, considerare la scuola una controparte. Ci sono sicuramente responsabilità imputabili a noi che operiamo nella scuola, ma non è possibile portare avanti un progetto educativo per i ragazzi se gli insegnanti, in particolare, non avvertono quel riconoscimento valoriale di cui sono istituzionalmente portatori. E’ un problema questo che segna in negativo la scuola di oggi fatto il debito confronto con la scuola di ieri e che non può non preoccupare quanti credono, ancora, nella principale istituzione educativa del Paese e nella sua funzione di fornire alle giovani generazioni le chiavi per conquistare gli spazi di crescita e di civiltà.
Auspico, a tal fine, comportamenti collaborativi e partecipativi necessari per costruire ambienti di lavoro funzionali alla crescita culturale dei ragazzi. Mi complimento, infine, con i docenti per aver voluto centrare la programmazione dell’attività didattica di quest’anno scolastico su due momenti culturali significativi legati al territorio: sulla figura di Corrado Alvaro nel sessantesimo anniversario della morte dello scrittore di San Luca e sull’impresa dei Cinque Martiri di Gerace in occasione del 170° anniversario della loro fucilazione. Con lo stato d’animo di chi guarda con fiducia nelle nostre capacità di mettere in campo un progetto culturale ed educativo a favore dei ragazzi all’altezza delle sfide attuali, auguro a tutti, alunni, docenti, personale ATA e famiglie un buon anno scolastico e alle istituzioni che collaborano con la scuola offriamo la nostra piena disponibilità a promuovere atteggiamenti propositivi e spirito di comunità.
*: dirigente scolastico scuola media “G. Pedullà” – Siderno