Non sempre chi viene morso da un cane può essere risarcito, poiché il gesto del danneggiato può essere considerato colposo.
Il Tribunale di Ascoli Piceno, con la sentenza n. 1102/2016, ha respinto una richiesta di risarcimento danni che proveniva da un uomo che si è avvicinato a un cane per accarezzarlo e che è stato morso a un dito dall’animale. Come da sentenza, la responsabilità del padrone per i danni recati a terzi è esclusa dal comportamento colposo del danneggiato, per cui il proprietario è stato giudicato non responsabile per l’accaduto.
La responsabilità del proprietario
L’articolo 2052 c.c. prevede una responsabilità oggettiva a carico del proprietario di un animale che causi danni a terzi. Si tratta di una responsabilità presunta che esclude però gli episodi in cui il proprietario dia prova che l’accaduto sia un caso fortuito e che possa essere scaturito dal comportamento colposo del danneggiato.
Il caso in questione
Nel caso che è stato trattato dal Tribunale di Ascoli Piceno, come è stato anche provato da diversi testimoni, l’animale protagonista dell’episodio era chiuso nel suo recinto, sul quale era stato posizionato un cartello con la scritta “Attenti al cane”.
L’uomo che è stato morso dall’animalesi è avvicinato di sua iniziativa al recinto, per accarezzare il cane e per calmarlo. Questo comportamento costituisce, secondo il Tribunale, un caso fortuito che può escludere la responsabilità del padrone, poichè l’uomo si è avvicinato imprudentemente, senza necessità reali, al cane. L’animale era a lui sconosciuto e stava abbaiando, mostrando quindi un chiaro segnale di nervosismo.
Per questo la richiesta di risarcimento danni dell’uomo è stata respinta e il proprietario è stato ritenuto non responsabile per l’accaduto.
(Fonte Dogalize)