DA SEBI ROMEO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Pasquino Crupi, da un anno, non è più tra di noi. Manca al popolo, alla terra che ha amato e difeso durante tutta la Sua vita. Non ha bisogno di commemorazioni, probabilmente le avrebbe rifuggite, almeno nel senso classico del termine.
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Pasquino è stato intellettuale mai elitario, uomo colto mai saccente.
È stato uomo politico della sinistra, inquieto, vero, autenticamente ribelle e mai domo: umile con gli umili, fiero e duro con gli ingiusti e le ingiustizie.
Pasquino è stato meridionalista, conoscitore profondo del Sud e delle sue contraddizioni, della storia e della sua progressione.
Giornalista, critico e professionale insieme.
È stato un esempio, con la Sua vita, interamente spesa per il riscatto dei deboli.
La Sua opera, letteraria e non, ancora non ha avuto il giusto riconoscimento, forse questo è il migliore modo per ricordarlo: farne rivivere opera e pensiero, ancora una volta alla ricerca di una società di liberi ed eguali.