R. & P.
In vista dell’incontro con i segretari nazionali di CGIL, CISL e UIL, Landini, Sbarra e Bombardieri, il prossimo 26 luglio a Siderno, anche il Centro Studi Corsecom interviene per esporre il proprio punto di vista.
Innanzitutto, ai segretari va il nostro più sentito ringraziamento per la straordinaria sensibilità che con la loro disponibilità hanno voluto dimostrare venendo, tutti e tre insieme, ad incontrarci qui, nella Locride.
A loro chiediamo di continuare a starci vicini e a darci sostegno affinché possano trovare realizzazione alcuni degli interventi che anche il Centro Studi Corsecom ritiene strategici per lo sviluppo di questa terra.
Nel corso degli anni, il Corsecom unitamente alla Jonica Holiday, associazione che riunisce tutti gli operatori turistici, si sono caratterizzati per avere promosso una lunga serie di incontri con esponenti del mondo politico, delle istituzioni locali, delle associazioni, del mondo produttivo, mossi dal proposito dichiarato di delineare proposte per lo sviluppo della Locride, partendo dalle sue risorse e potenzialità, soprattutto in ambito turistico, settore che produce ricadute in filiere produttive diversificate ma strettamente interdipendenti, nell’ambito delle quali è possibile creare nuova occupazione, e quindi, idoneo a diventare strategico.
La prima considerazione è che la Locride – come l’intero versante jonico della provincia reggina – ha una base produttiva strutturalmente gracile, non in grado di creare adeguati livelli occupazionali nel settore industriale o dei servizi avanzati.
La seconda considerazione preliminare è che le strategie di sviluppo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che concentrano importanti interventi infrastrutturali nel versante tirrenico della Regione e nelle Zone economiche speciali (ZES), rischiano di marginalizzare ulteriormente la zona jonica.
Ci sono poi motivazioni ulteriori alla base della proposta, che sono sintetizzate di seguito.
Il turismo è un comparto strategico per lo sviluppo locale.
Sia perché, aumentando il volume della domanda di beni e servizi, produce ricadute economiche anche in altri comparti connessi, come quelli artigianale e commerciale, sia perché le politiche per il turismo sono strettamente integrate con quelle culturali, ambientali e dei trasporti.
In altre parole, le politiche pubbliche a sostegno del turismo richiedono investimenti in ambiti che, oltre ad attrarre domanda turistica, riqualificano il territorio e migliorano la qualità della vita anche dei residenti.
Si pensi, come accennato, agli investimenti nelle infrastrutture di trasporto o nell’ambiente che hanno importanza sia per lo sviluppo turistico, sia per le comunità dei residenti.
Le analisi condotte dal Centro Studi Corsecom e da altri Istituti, mostrano come la Locride, allargata alla Città Metropolitana, per le risorse ambientali, culturali, storiche di cui dispone è un territorio che, più di altri in Italia, ha notevoli potenzialità di sviluppo sia nel mercato turistico nazionale, sia in quello internazionale.
Per la collocazione geografica e per il particolare microclima della Locride, inoltre, la domanda turistica potrebbe essere ampiamente destagionalizzata mentre attualmente, come accade in tutta la Regione, è fortemente concentrata nel periodo estivo, essendo legata alla balneazione.
Proprio nell’ottica dello sviluppo e della destagionalizzazione, già da tempo gli operatori del Consorzio Jonica Holiday, in maniera convinta e partecipata, stanno indirizzando le proprie scelte aziendali nella direzione della sostenibilità e dell’innovazione, ampliando e diversificando le proposte in bassa stagione con delle offerte che possono rappresentare un modello da imitare, non soltanto per la Città Metropolitana ma anche per tutta la Calabria.
Nel periodo estivo, in particolare nel mese di agosto, gli occupati nel settore turistico (alberghiero ed extralberghiero ) della Locride sono stimabili in 2000 unità (a cui andrebbero aggiunti quelli nell’indotto), numero che da settembre a maggio si riduce a circa 300 unità.
Una strategia di sviluppo del settore, che stimoli investimenti privati e che porti alla destagionalizzazione della domanda, genererebbe immediatamente nuovi posti di lavoro.
Le proposte d’intervento che seguono sono, come detto in premessa, scaturite dagli incontri promossi nel corso degli anni con rappresentanti istituzionali, del mondo associativo e imprenditoriale locale e, riteniamo, rappresentano necessità del territorio locrideo.
Alcuni di questi interventi, a nostro parere, potrebbero essere inseriti nell’ambito dei programmi finanziabili con i fondi del PNRR o con quelli del Programma Operativo Regionale (POR) 2021-2027.
Di seguito, elenchiamo quelli più importanti e, a nostro avviso, essenziali:
OBIETTIVI E INTERVENTI
1. Completamento dei tratti stradali mancanti della strada statale 106 jonica Reggio Calabria -Taranto. Tale intervento, oltre a decongestionare i Comuni costieri dal traffico, connetterebbe in maniera efficiente e con standard di sicurezza adeguati il versante jonico reggino al resto della Regione, lungo la direttrice per la Puglia. Il risparmio notevole dei tempi di percorrenza, facilitando la mobilità, estenderebbe la dimensione del mercato potenziale locale, con indubbi benefici non solo per le attività turistiche. Essa, affacciandosi sul Mediterraneo (area tornata al centro degli interessi geopolitici più rilevanti), costituisce la frontiera Sud dell’Europa.
2. Elettrificazione del tratto ferroviario Catanzaro-Melito Porto Salvo che è l’unico rimasto senza elettrificazione e potenziamento dei collegamenti ferroviari. Tale intervento è coerente con il PNRR (Misura M3C1).
3. Realizzazione del progetto della Pista ciclabile lungo il litorale, prevista in tutta la Calabria jonica, in continuazione con quella della Basilicata.
4. Realizzazione della strada trasversale Bovalino-Bagnara che, collegando l’autostrada Salerno-Reggio Calabria con il versante jonico, permetterebbe a molti centri pre-aspromontani di avere un significativo sviluppo economico e sociale.
5. Accrescere la competitività dell’offerta turistica valorizzando il Progetto del “microclima” che otto Università Europee, dopo un lungo periodo di raccolta dati in loco, hanno certificato nelle conclusioni scientifiche. Da queste evidenze risulta che la Riviera dei Gelsomini/Locride, per le sue peculiarità climatiche e ambientali, è una delle cinque località al mondo che offrono un microclima in grado di contribuire alla cura di molte malattie reumatiche, prima fra tutte l’artrite reumatoide.
6. Riqualificazione ai fini turistici dei centri storici e valorizzazione delle risorse culturali e archeologiche della Locride. Tali interventi potrebbero trovare, tra l’altro, finanziamento nell’ambito delle misure per il turismo previste dal PNRR (M1C3.2. Investimento 2.1. Attrattività dei borghi).
7. Migliorare la qualità dell’ambiente e attuare le misure per l’economia circolare. La qualità dell’ambiente naturale e la cura del territorio sono fondamentali per attrarre turisti. È necessario un piano di riqualificazione ambientale che integri diversi interventi come: il potenziamento delle reti di depurazione, il recupero ambientale delle aree costiere degradate di pregio naturale e la gestione efficiente del ciclo dei rifiuti. Siamo consapevoli che tali interventi richiedono il coordinamento di più livelli istituzionali, a partire dagli Enti locali, fino alla Regione.
Sono però imprescindibili per lo sviluppo territoriale, per la qualità della vita dei cittadini e avrebbero evidenti ricadute occupazionali. Il PNRR, nell’ambito della Missione 2, prevede una serie di misure e investimenti specifici. Riteniamo che sia necessaria un’immediata ricognizione degli interventi da attuare al fine di non rimanere esclusi dai finanziamenti.
Le numerose esperienze negative del passato ci spingono a sollecitare quest’iniziativa per evitare che le risorse disponibili rimangano inutilizzate, per facilitare un confronto continuo e costante per la soluzione di tante problematiche tra territorio metropolitano e Governo centrale, per predisporre dei protocolli di accordo tra i soggetti partecipanti in grado di dare sostegno e continuità istituzionale alle azioni, per meglio definire e misurare i tempi di realizzazione e l’avanzamento dei programmi, per valutare i benefici trasferiti al territorio.
È facilmente immaginabile che, se si riuscisse a creare questo rapporto di cooperazione stabile, il territorio potrebbe sentirsi maggiormente incoraggiato e tante risorse, che al momento hanno perso entusiasmo e desiderio di progettazione, potrebbero essere attivate per rivitalizzare un territorio che ha bisogno di creare opportunità di lavoro per poter trattenere i suoi giovani.
Un ultimo aspetto che riteniamo fondamentale, considerato il rilevante grado di interconnessione tra queste azioni ed i numerosi soggetti promotori e cointeressati alla progettazione e all’esecuzione, è l’istituzione di un tavolo di concertazione e di monitoraggio permanente con i Sindacati, le Istituzioni ed i Ministeri competenti.
Concludiamo, non dimenticando di dire che quanto abbiamo detto fin qui, non basta: su tutto, occorre ancora avere il convincimento pieno e condiviso, in tutte le forze migliori del territorio, che possiamo farcela, con le nostre idee, le nostre competenze, i nostri progetti, i nostri molti variegati talenti, ben consapevoli, per un verso, che la strada è in salita, e, per l’altro, che abbiamo l’energia che serve.