di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Ma esiste ancora il gruppo consiliare “Patto cittadino”? La domanda, alla luce della seduta consiliare odierna appare pertinente; la risposta, poi, non è affatto scontata.
L’analisi delle mosse odierne della consigliera Serena Palermo, prima degli eletti della lista a supporto dell’allora candidato sindaco Domenico Loccisano, induce quantomeno a porsi qualche dubbio. Nei primi quattro mesi e mezzo di consiliatura, la giovane ne ha viste parecchie negli scranni accanto al suo: le presenze sempre più sporadiche di Mimmo Loccisano che hanno preceduto le sue dimissioni, la mancata surroga con De Pino, l’arrivo di Mazzaferro stasera. Ma non si è mai scomposta, non ha mai rilasciato dichiarazioni ufficiali, men che meno lasciato trasparire il proprio malconento politico. Stasera, però, ci sono tre interessanti indizi che vale la pena sottolineare.
LA LOGISTICA
Tra lei e il suo collega di gruppo c’è il “terzo incomodo” Riccardo Modafferi. Ma cosa volete che sia? Una questione di posto in emiciclo può assumere un significato politico? Apparentemente no. Apparentemente, appunto.
LA FRASE PERENTORIA
Durante la discussione del preambolo alle linee programmatiche di mandato, la Palermo prende la parola per dissociarsi dal documento letto in precedenza da Rocco Giuseppe Mazzaferro. «Non è la prima volta – ha detto – che si fa il mio nome senza chiedere il consenso di citarmi anche se facciamo parte dello stesso gruppo. Quindi Mazzaferro ha parlato solo a titolo personale e io mi dissocio». Una presa di posizione netta e senza possibilità di confusione, dunque.
LA VOTAZIONE
Dopo che vengono recepiti anche i suoi emendamenti alle linee programmatiche di mandato, Serena Palermo non si astiene. Nè in maniera scettica come il suo collega di gruppo Mazzaferro, nè in maniera operosa come Riccardo Modafferi. Vota a favore. Insieme alla maggioranza.
Ora, se in politica i segnali hanno – come lo hanno – un senso, ci sembrano tre indizi che vanno verso una posizione sempre più indipendente da parte della giovane consigliera, che ha sottoscritto delle interrogazioni comuni con Modafferi e che stasera vota insieme alla maggioranza.
Sarà il tempo a spiegarci se si è trattato di episodi isolati o se ci sia del fermento in seno a un movimento dato per favorito alla vigilia delle elezioni e che, dopo la sconfitta delle urne, sembra accusare il peso di qualche personalismo e che, in ogni caso, sembra ancora in attesa di una sua reale ed effettiva articolazione in consiglio comunale.