di Redazione
LOCRI – Lo aveva anticipato la consigliera di opposizione Maria Antonella Gozzi nel corso dell’ultima seduta del civico consesso. Oggi, il gruppo di minoranza “Impegno e Trasparenza-Pd” ha presentato una mozione con la quale si chiedono: sgravi sui tributi alle famiglie delle zone in cui l’acqua risulta non potabile, un finanziamento per il rifacimento delle condutture, l’avvio di una procedura legale per l’accertamento tecnico preventivo.
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Questo il testo integrale del documento di richiesta di voto della mozione indirizzato al presidente del civico consesso:
“I sottoscritti Consiglieri, componenti del gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. , ai sensi degli artt.27 dello Statuto comunale e 28 del Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale, chiedono al Presidente del Consiglio comunale di iscrivere all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare la mozione appresso indicata, alla quale si premette:
– le contrade Moschetta, Faraone, Geraso, Caruso, Cittadella, Mandorleto, Paterriti, Ficheto, Capozza, Russo, Lucifero, Notrica, Saitta, Canneti e Merici, site nel Comune di Locri, sono interessate da troppi anni dal grave problema della qualità dell’acqua fornita dall’acquedotto, che si presenta di colore rossastro e finanche nero, tanto da renderla in alcuni momenti pericolosa per la salute ed inutilizzabile (non è possibile né bere né usare l’acqua per cucinare, né tantomeno per la quotidiana igiene di adulti e bambini, etc..), oltre che dannosa anche per gli elettrodomestici presenti nelle abitazioni, per come si evince dalle numerose testimonianze raccolte, anche dai sottoscritti consiglieri, fra gli abitanti delle contrade;
– nel corso degli anni sono state innumerevoli le segnalazioni relative all’inidoneità del servizio idrico, così come numerosi sono stati i confronti tra i rappresentanti delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute e alcuni cittadini delle contrade per discutere della problematica dell’acqua “nera” erogata nelle stesse;
– non è mancata, negli anni, la formale presa d’atto, da parte dell’Ente, della gravità della situazione: lo dimostrano le numerose ordinanze del Sindaco della Città di Locri che, di volta in volta, sono state affisse per vietare l’uso dell’acqua ai fini potabili poiché, come si legge, “il campione d’acqua prelevato … presenta caratteri organolettici non conformi al D.P.R. n° 236/88″ (ordinanza n. 5 del 16.03.1999) ovvero “si evidenzia un’alterazione dei caratteri organolettici con pregiudizio per la salute dei cittadini” ( ordinanza n.3 prot. 6547 del 15.03.2000) e ancora “si comunica l’esito sfavorevole dei campioni dell’analisi dell’acqua … della contrada Moschetta effettuati il giorno 22/10/2003 e si invita questo Ente ad apporre cartelli con la dicitura acqua non potabile” (ordinanza n. 16 prot. 17481/2003).
– la problematica è di acclarata notorietà, atteso che il disagio e l’esasperazione dei cittadini delle contrade interessate, costretti alla fruizione di un intermittente e inidoneo servizio idrico protratto per quasi trent’anni, è altresì documentato dagli articoli apparsi sulle principali testate giornalistiche;
– il diritto alla salute del cittadino è tutelato dall’art.32 della Costituzione italiana, il quale nel sancire la tutela della salute come “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività” obbliga concretamente lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa atta a garantire la migliore tutela possibile della salute pubblica, in termini di generalità e globalità. Ergo, ne deriva la responsabilità pubblica per la tutela del diritto alla salute e, nello specifico, la responsabilità dell’Ente Regione e dell’Ente Comune di Locri ad attivarsi per accertare l’idoneità qualitativa dell’acqua erogata agli utenti dall’ente concessionario del servizio idrico;
– già nel passato, recependo tali istanze, il Consiglio comunale con laDeliberazione n. 61 del 11.07.2000 aveva riconosciuto il diritto ad uno sgravio pari al 50% della relativa iscrizione dei ruoli, proprio in considerazione dell’accertamento in merito alla cattiva qualità dell’acqua (“disagio riconosciuto – si legge – anche dai Tecnici della Regione Calabria che sovraintendono l’attività degli acquedotti”), al riscontro dei danni alle cose (scaldabagni, lavatrici, lavastoviglie) che avevano consentito di ottenere la riduzione di circa lire 1.000.000.000 (un miliardo di lire) della “bolletta” idrica dovuta alla Regione Calabria a fronte del (dis)servizio idrico erogato proprio dalla sorgente di contrada Canneti;
– anche il Difensore Civico, nella sua relazione prot. 03/2004 del 07/06/2004, testualmente dichiara “Riguardo la qualità dell’acqua erogata nelle contrade comunali di Moschetta, Canneti, Caruso, Faraone, Lucifero, Mandorleto, Notrica, Saitta … è da osservare che lo stesso Consiglio Comunale, con Delibera n. 61 del 11.07.2000, ha riconosciuto, sulla base di specifiche analisi, la non idoneità dell’acqua potabile erogata dal pozzo Canneti, e ha disposto uno sgravio e/o rimborso a favore degli utenti interessati per un importo pari al 50% della relativa iscrizione nei ruoli”;
– della problematica decideva d’interessarsi nuovamente la Giunta Municipale, nell’anno 2012: prima inoltrando una richiesta di finanziamento all’ATO n.5 di Reggio Calabria ed alla Regione Calabria-Assessorato LL.PP. e risorse idriche e ciclo integrato delle acque per ottenere, tra l’altro, l’ottimizzazione della rete idrica ormai vetusta ed obsoleta ed una indagine di ricerca delle perdite sulla rete idrica; successivamente, con deliberazione n.53 del 23/5/2012, decideva di proporre un’azione giudiziale davanti al Tribunale di Locri al quale chiedeva di disporre un accertamento tecnico preventivo ai sensi dell’art. 696 c.p.c. da svolgersi in contraddittorio con la SORICAL S.p.a. e la Regione Calabria al fine di verificare, tra l’altro, la potabilità dell’acqua erogata dai pozzi interessati in relazione ai parametri di legge, nonché la causa dell’eventuale degrado della risorsa idrica e, in genere, il rispetto di tutti i parametri fissati dalla normativa, a tutela della salute dei cittadini;
– in data 20/3/2014 veniva trasmessa la perizia espletata nell’ambito dell’Accertamento Tecnico Preventivo predetto che, a seguito dell’analisi delle acque sia all’entrata che all’uscita dei pozzi serventi le stesse contrade, attestava la presenza di tassi di ossido di manganese superiori alla media consentita dalla legge;
– oggi, alla luce di tali risultati ed all’indomani della notifica da parte dell’Ente dei dovuti avvisi di pagamento riferiti al ruolo acqua 2010, le centinaia di cittadini interessati – già fortemente angosciati a causa della impossibilità di fruire, ormai da venti anni, di un’acqua pulita e sicura con caratteristiche biologiche ed organolettiche contenute entro i normali parametri normativi imposti dalla legislazione nazionale ed europea – si trovano costretti a fare i conti con bollette che attestano un consumo, per gli stessi, non corrispondente al 100% alla qualità del servizio di erogazione previsto dal regolamento comunale, tanto da indurli a richiederne, a titolo personale, lo sgravio parziale;
Tutto ciò premesso e ritenuto, i sottoscritti Consiglieri comunali del gruppoImpegno e Trasparenza – P.D.
chiedono
al Consiglio comunale di votare una mozione d’indirizzo, da rendere immediatamente esecutiva, con la quale il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale, in considerazione dell’evidentissimo danno e disagio causati ai cittadini serviti dai pozzi di contrada Canneti dall’erogazione di acqua non consona all’uso domestico, si impegnano:
1. ad applicare a tutti i cittadini interessati dal problema segnalato lo sgravio parziale delle fatture relative alle utenze del servizio idrico per l’anno 2010, nonché degli anni precedenti e successivi, e ciò fino alla risoluzione del problema;
2. a richiedere un finanziamento per il rifacimento della rete idrica interessata, che potrebbe risultare pregiudicata dal transito prolungato delle citate sostanze nocive;
3. ad avviare l’opportuna azione legale che si rende conseguente all’accertamento tecnico preventivo citato”.
Locri, 9/5/2014
I consiglieri comunali
(Maria Antonella Gozzi)
(Antonio Cavo)
(Giuseppe Mammoliti)
(Nadia Cautela)
(Maria Davolos)