R. & P.
In occasione della” Giornata Nazionale per la sicurezza nelle scuole” (22 novembre 2017) promossa dal MIUR in collaborazione con la struttura di missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e tutti gli enti aderenti (Indire, Inail, Cittadinanza attiva, Legambiente, Fondazione benvenuti in Italia – fondo Vito Scafidi, Associazione vittime della scuola, Anmil, Save the Children e Croce rossa) si è tenuto presso l’auditorium del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “G.Mazzini” di Locri un incontro formativo rivolto agli studenti del triennio sul tema “ la scuola è bella quando è sicura”. Oggetto del seminario sono state le tematiche relative al dissesto idrogeologico, alla prevenzione del rischio e alle norme generali di comportamento da tenere in caso dicalamità naturale. A fare gli onori di casa Il Dirigente Scolastico Prof. Francesco Sacco il quale, dopo i saluti, ha evidenziato la necessità di garantire alla collettività scolastica istituti strutturalmente sicuri, adeguati sismicamente, sostenibili e spazi di apprendimento innovativi e funzionali. Presente all’evento anche la Prof.ssa Evelina Cappuccio nella duplice veste di docente e di Assessore all’Urbanistica del Comune di Locri la quale ha voluto ricordare, a proposito di sicurezza nelle scuole, la recente inaugurazione che si è svolta il 22 settembre c.a. del Polo Scolastico per l’infanzia “Virgilio” situato nel centro di Locri; struttura all’avanguardia realizzata, in soli 200 giorni, attraverso l’utilizzo di tecniche innovative antisimiche, con elevatissimi standard di sicurezza ed efficientamento energetico, ritenuta unica in tutto il mezzogiorno d’Italia.
Di particolare interesse si è rivelato l’intervento del geologo Luigi Mollica, funzionario dell’Autorità di Bacino Regionale, ed esperto in materia di pianificazione e studio del territorio che ha relazionato sulle tematiche inerenti il dissesto idrogeologico in generale e nella locride, sulla prevenzione dei rischi e sulle norme generali di comportamento da tenere in caso di eventi calamitosi, meteo idrogeologici e sismici. Il dott. Mollica ha evidenziato che l’Italia è un Paese ad alto rischio Terremoti, alluvioni, maremoti, frane, eruzioni vulcaniche, incendi; Rischi naturali che si sommano a quelli legati alle attività dell’uomo, che contribuiscono a rendere fragile il nostro territorio. Il geologo si è poi soffermato su quelle che sono le attività di protezione civile individuate dalla Legge n. 225/92 istitutiva del Servizio Nazionale; obiettivi principali di queste attività sono la tutela delle persone e la salvaguardia del territorio, previsione e prevenzione dei rischi, soccorso delle popolazioni colpite, contrasto e superamento dell’emergenza e mitigazione del rischio.
Il seminario si è inserito proprio nell’ambito della diffusione della conoscenza relativamente alle fenomenologie: terremoti, frane, alluvioni, maremoti. Sono state rapidamente descritti la genesi di tali fenomeni e le norme di comportamento da tenere da parte degli studenti e dei cittadini più in generale, in occasione di tale fenomeni. Conoscere i rischi che interessano il proprio territorio è difatti un fondamentale strumento di auto-protezione.
Particolare risalto è stato dato alla pericolosità e al rischio sismico. Sono difatti trascorsi 109 anni dal tragico evento del terremoto di Reggio e Messina rase al suolo nel lontano 1908. Fu quella la più grave catastrofe che il giovane Stato italiano si trovò ad affrontare per l’altissimo numero di morti e le distruzioni subite da centinaia di centri abitati.
Dopo di allora numerosi altri terremoti hanno purtroppo colpito la nostra penisola e finalmente dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009 è stato emanato un nuovo provvedimento per dare maggiore impulso alla prevenzione sismica. L’articolo 11 del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009, convertito con modifiche dalla legge n. 77 del 24 giugno 2009, prevede che siano finanziati interventi per la prevenzione del rischio sismico su tutto il territorio nazionale. Nell’ambito di questo Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico, a partire dall’opcm n. 3907 del 13 novembre 2012, sono stati introdotti contributi per gli interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o, eventualmente, demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d’interesse strategico per finalità di protezione civile. Tra questi ultimi sono compresi gli edifici scolastici che hanno funzioni strategiche nei piani di emergenza di protezione civile.
L’Assessore Evelina Cappuccio al termine ha evidenziato come, in materia di prevenzione, ogni cittadino può fare la propria parte rispettando l’ambiente e il territorio ma soprattutto acquisendo una adeguata conoscenza dei rischi a cui il nostro territorio è soggetto e attuando le adeguate tecniche di prevenzione necessarie a prevenire o a contenere i danni di tipo ambientale.
“Molto spesso gli eventi calamitosi più importanti sono causati da un cattivo utilizzo del suolo e del territorio, perché ad esempio non si rispettano le norme in materia di urbanistica o perchè si tende ad eludere i vincoli idrogeologici e cosi via, quindi capirete bene che la prima forma di prevenzione è il rispetto delle regole”. E’ stato evidenziato inoltre come I Comuni hanno a disposizione per la gestione dei rischi un importante documento: il Piano di protezione Civile. Esso rappresenta uno strumento, offerto dalla legislazione, a forte connotazione tecnica, fondato sulla conoscenza della pericolosità e dei rischi che investono il territorio. Esso contiene i dati conoscitivi del territorio comunale nel suo complesso e, il modello operativo da attivare a fronte dei vari scenari di rischi che potrebbero verificarsi sul territorio comunale. “ Il piano ha lo scopo di individuare delle strategie di intervento studiate in base alle peculiarità della realtà locale e calibrate sulle risorse delle strutture di protezione civile operanti in loco; deve censire tutte le risorse, i mezzi e le tecnonogie disponibili sul territorio in caso di emergenza. Spesso, inoltre, il territorio è soggetto a rapidi mutamenti, soprattutto urbanistici, che potrebbero alterare la validità delle analisi che il piano presenta. Anche per questo, il Piano di Emergenza Comunale resta uno strumento valido se viene periodicamente e metodicamente rivisto e modificato in base al mutare degli scenari di rischio. Va sottolineata, infine, la funzione pubblica del piano. Non si tratta semplicemente di uno strumento tecnico, riservato agli addetti ai lavori. Il documento, al contrario, deve essere adeguatamente diffuso tra la cittadinanza tanto per sensibilizzare i cittadini verso i rischi della realtà locale, quanto e soprattutto per informare e diffondere conoscenza anche nel campo della gestione del rischio. Il Comune di Locri da qualche mese ha finalmente un piano di protezione civile aggiornato alla normativa vigente in materia e soprattutto aggiornato al nuovo assetto territoriale del Comune di Locri; A breve tale piano sarà presentato pubblicamente ai cittadini al fine di renderlo definitivamente operativo. Per la redazione del Piano sono state censite le principali risorse umane e materiali disponibili nell’ambito comunale, sono state individuate le aree da utilizzare per le diverse necessità in caso di calamità, sono stati individuati il COC (Centro Operativo Comunale) ed il COM (Centro Operativo Misto del Comune di Locri) e stabilite le Funzioni di Supporto, sono stati indicati i vari metodi comportamentali in caso di emergenza. Il tutto è stato predisposto al fine di affrontare le eventuali calamità in modo organizzato, razionale ed efficace. Fondamentali saranno le fasi future di implementazione del Documento”.
- Al termine dell’evento formativo è stato illustrato agli studenti il progetto denominato “ Quando il terremoto fa tremare la nostra anima”, finalizzato ad educare alla resilienza a scuola facendo fronte in maniera positiva all’ansia, alle fobie e, nei casi più gravi, alla sindrome postraumatica da stress, caratterizzata dall’intensa paura e dal forte senso di impotenza dopo l’esposizione a un episodio violento, catastrofico e traumatico come il terremoto.
Ottima la partecipazione degli studenti del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico Giuseppe Mazzini che sono stati coinvolti nella discussione e hanno dato un loro personale contributo.