di Antonella Scabellone
LOCRI- Di sicurezza stradale non si parla mai abbastanza se è vero, come è vero, che le nostre strade continuano ad essere insanguinate a causa di incidenti mortali che coinvolgono ogni giorno giovanissimi. Storie tristi, che riempiono le pagine di cronaca dei giornali di tutto il mondo.
Una piaga sociale alla quale non si riesce a porre il giusto rimedio, nonostante si studino continuamente normative e strategie di tamponamento.
Sensibilizzare coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo della guida, con l’obiettivo di evitare le tragedia della strada, è diventata, pertanto, sempre piu’, una missione di carattere sociale e morale.
Con questa convinzione il Lions club di Monasterace Kaulon, presieduto da Daniela Futia, con i club satelliti di Gerace e Siderno “Riviera del Gelsomini”, ha deciso di svolgere un ruolo attivo e operativo nelle scuole, con un progetto di seminari e incontri formativi da svolgere con il sostegno di qualificati professionisti.
Il primo di questi incontri si è svolto venerdì 14 aprile presso l’Ipsia di Siderno/Locri, mentre il secondo, 15 aprile, si è svolto presso l’Auditorium comunale di Gioiosa Ionica con gli studenti del Liceo Scientifico.
Accolti dai dirigenti scolastici, Gaetano Pedullà e Ilaria Zannoni, e dai primi cittadini dei comuni ospitanti, Giuseppe Fontana e Salvatore Fuda, i relatori, professionisti con svariata esperienza nel settore, hanno affrontato la tematica a 360 gradi, suscitando l’interesse della platea che è stata invitata a riflettere sui nuovi fenomeni sociali che spesso sono la causa dei sinistri stradali. Presenti ai seminari anche diversi rappresentanti delle forze dell’ordine e del mondo politico e associativo.
L’avv. Elena Morano Cinque, docente presso l’Università Magna Grecia e consigliera Pari Opportunità della provincia di Catanzaro, ha confermato che, in base alle ultime statistiche, l’abuso di alcool, l’uso di droghe e la distrazione per l’utilizzo dei cellulari, mentre si è alla guida, sono tra le cause principali dei decessi per incidenti stradali tra i giovani. Ma a ciò si aggiunge, fenomeno in preoccupante crescita e “alla moda”, la portata seducente della trasgressione e dell’autodistruzione. Il modello nordico del “binge drinking” è diventato, poi, la regola tra giovanissimi. Affascina perché permette lo “sballo”, il sentirsi euforici e capaci di ogni cosa, la ricerca di nuove forme di piacere e di divertimento porta ad eliminare le inibizioni. L’essere accettati dal gruppo (pressione dei pari) e il consumismo sono alla base delle serate tra giovani.
Durante la due giorni è stato proiettato il cortometraggio, molto toccante, “Sulle Nostre Strade”, prodotto da Simone Borsci che ha suscitato il dibattito tra gli studenti.
Ergastolo del dolore. Cosi’ l’avvocato Giammarco Cesari, presidente dell’Osservatorio Vittime della Strada, ha definito la condanna, senza fine pena, che deve scontare su questa terra un genitore che perde un figlio in un incidente stradale.
Cesari, che fa parte dell’AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada), ha evidenziato che n Italia, ogni giorno,9 persone muoiono per incidenti stradali e le cause non sono sempre dovute al fattore umano. Le statistiche dicono che i veicolI, inadeguato a salvare gli occupanti in caso di collisione, e le strade, piene di insidie e dissestate, spesso sono la causa determinante degli incidenti mortali. Alcuni mezzi poi, come i monopattini, non danno nessuna affidabilità e sono pericolosi sia per chi li guida che per gli altri. “I comuni- ha sottolineato Cesari- dovrebbero utilizzare i soldi delle multe per riparare le strade, cosa che avviene raramente; e la pena, per chi viene condannato per omicidio stradale, dovrebbe essere riconciliativa con la famiglia della vittima e non semplicemente rieducativa”. Essendo membro dell’AIFVS l’avvocato ha riportato tante esperienze vissute, sia direttamente che indirettamente, evidenziando come molte famiglie hanno trasformato il dolore in impegno sociale.
L’avvocato Saverio Torello, a cui sono state affidate le conclusioni, si è soffermato infine sulle proposte di legge per modificare la normativa stradale, evidenziando come l’inesperienza sia un fattore importante nella causa degli incidenti stradali e, pertanto, dovrebbe trascorrere un maggiore lasso di tempo (almeno un anno), tra il rilascio della patente e il foglio rosa.
Hanno concluso la professoressa Daniela Futia, presidente del club Lions Monasterace Kauolon, che ha riportato una sua dolorosa esperienza personale, dovuta alla perdita di un amico in un incidente, invitando i giovani alla prudenza alla guida, e la professoressa Adele Careri, già responsabile di plesso Ipsia Locri che, da educatrice esperta a contatto da sempre con i giovani, si è dimostrata ancora una volta sensibile alle problematiche che li riguardano e promotrice di una lodevole iniziativa a loro tutela.
PROF. SSA DANIELA FUTIA