R. & P.
Sua Eccellenza Prefetto di Reggio Calabria, mi chiamo Mariarosaria Tino, con la presente intendo metterLA a conoscenza di un atto inopportuno compiuto nei miei confronti – nella veste di presidente dell’Osservatorio Cittadino Rifiuti Siderno- da parte dell’attuale Triade Commissariale ovvero da chi ha avuto mandato di ripristinare la legalità nel Comune di Siderno. I fatti: l’Associazione che mi onoro di presiedere sollecitava in più riprese al precedente Sindaco e all’attuale Commissione Straordinaria, l’intervento per la presenza di una discarica abusiva su un vallone (Garino) posto vicino il centro abitato; passato agli onori della cronaca per i danni provocati dall’esondazione delle sue acque nel corso dell’alluvione del 2000. Per evitare che questo potesse accadere di nuovo- considerata la notevole presenza di rifiuti collocati proprio all’imbocco della strada tombata in cui vi scorre- avevo richiesto, nel mio ruolo di Presidente dell’Osservatorio Cittadino sui Rifiuti, la bonifica e la rispettiva interdizione al transito del tratto di strada in questione. Tuttavia sia l’ingegnere Pietro Fazzari – responsabile dell’ufficio tecnico- che gli stessi Commissari, adducendo motivazioni inconsistenti, palesavano la loro reticenza per quest’ultima soluzione, nonostante avessi rappresentato che la chiusura della strada fosse una procedura usuale – attuata anche in altri comuni della provincia- per arginare il problema dell’abbandono incontrollato dei rifiuti in determinate e circoscritte aree urbane.In data 05 febbraio mi contattava telefonicamente un cittadino- per mia fortuna una brava e onesta persona- il quale voleva ricevere lumi sulla vicenda, poiché gli era stata notificata l’ordinanza nr.01 del 30/01/2020 del Registro Unico delle Ordinanze in cui venivano intimate la rimozione, la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti depositati all’interno del terreno adiacente la strada comunale in questione.L’aspetto che non riesco a comprendere, e che spero mi possa essere spiegato da chi ha emesso l’ordinanza, è perché nella suddetta ordinanza (allegato nr.1) sia stato menzionato il nome della sottoscritta e non quello del Responsabile del Settore 6- Lavori Pubblici ovvero l’ingegnere Pietro Fazzari. Come non riesco a capire il motivo per il quale si è deciso di esporre la mia persona a potenziali rischi, quando sarebbe bastato citare nelle more dell’ordinanza: i sopralluoghi eseguiti da alcune forze di Polizia conseguenti alle nostre delle segnalazioni. E ancora, mi suona strano che l’ordinanza, a seguito delle mie rimostranze con la commissaria Mulè, veniva pubblicata sull’albo pretorio, a distanza di 13 giorni dalla notifica all’interessato, riportando il mio nome e quello del trasgressore oscurati (allegato nr.2).Da umile cittadina quale ritengo essere, penso che la legalità debba passare innanzitutto da gesti coraggiosi e autorevoli da parte delle Istituzioni, tali da stigmatizzare ogni forma d’indolenza, soprattutto lo scarica barile operato ai danni di chi- come la sottoscritta- si batte per la salubrità dell’ambiente che, a causa dell’inefficienza di chi attualmente sta amministrando Siderno, è gravemente compromessa.Dimostrazione ne sono gli innumerevoli cumuli di rifiuti- puntualmente segnalati dall’Osservatorio Rifiuti- che insozzano le vie cittadine, la cui rimozione questa volta sarebbe di competenza dell’Amministrazione Comunale e non a carico degli ignari cittadini. Distinti Saluti Siderno, 21 febbraio 2020 F.to Mariarosaria TINO