(fotocollage e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
SIDERNO- <<Ben venga la commissione d’accesso al Comune, per me è indice di garanzia, così come il supporto delle Forze dell’Ordine. Invito la commissione a controllare tutti gli atti. Sono tranquillo>>.
A parlare è il sindaco di Siderno, Pietro Fuda, nella conferenza stampa convocata questa mattina a distanza di 5 giorni dalla notifica dell’invio della commissione d’accesso al Comune da lui amministrato.
E’ poco prima delle ore 14 di lunedì scorso, 23 ottobre che, il primo cittadino riceve la comunicazione, per come disposto dal prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, della nomina della commissione d’accesso antimafia agli atti del Comune. La stessa, avrà 3 mesi di tempo (prorogabili per altri 3) per effettuare “accertamenti e approfondimenti per verificare l’eventuale esistenza di forme di infiltrazione o condizionamento di tipo mafioso”. Ad affiancare l’organismo, un nucleo di supporto composto dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
Oggi l’ex senatore e presidente della provincia di Reggio Calabria, si è rivolto alla stampa ma anche ai cittadini presenti e alle autorità politiche locali e non, con franchezza, lucidità e con atti alla mano, documentati, tracciando un excursus che hanno posto all’attenzione fatti che hanno riguardato un po’ tutte le Amministrazioni del comprensorio, con particolare riferimento alla situazione di Siderno.Così Fuda, parte dalla lettura dei punti fondamentali della recente ordinanza circa l’accesso antimafia al Comune di Siderno: <<Le carte chieste dalla commissione-ha puntualizzato il sindaco-parlano da sole, le stiamo assemblando e trasmettendo. Non mi turba la presenza dei commissari nominati, anzi, chiedo che estendano l’accertamento non solo per verificare eventuali condizionamenti mafiosi ma anche per la bontà e la qualità degli atti amministrativi adottati. Sono certo che le Forze dell’Ordine di Siderno, avranno notato il cambiamento del Comune nell’arco di questi due anni, dal mio insediamento. Non possono dire che il cambiamento non c’è stato. Da diversi anni-ha evidenziato Fuda- ho sempre avuto ed ho il telefono sottocontrollo e ciò mi ha salvato, e proprio la microspia mi garantisce, non mi turba. Al di là delle carte, mi auguro che la commissione ci faccia perdere meno tempo alle riunioni al consiglio, trasmettendo tutte le carte sospette, senza alcuna polemica>>.
Il primo cittadino, inizia a passare in rassegna alcuni tasselli del suo impegno politico, a cominciare dalla sua campagna elettorale, impostata sulla critiche mosse alle conclusioni messe in atto dalla terna commissiariale che esattamente 4 anni fa, aveva dichiarato il dissesto finanziario dell’Ente, ricordando anche, il suo passato da senatore e il lavoro intrapreso per un disegno di legge per regolamentare la materia dello scioglimento dei Comuni, o meglio, come doveva essere selezionata la squadra dei commissari quando i Comuni venivano sciolti per infiltrazioni mafiose.
<< Avevo chiesto-ha continuato il primo cittadino- l’assegnazione di un sovraordinato per il Comune di Siderno (la terna commissariale ne aveva avuti 6) indicando la persona di Pino Curciarello di Roccella Jonica (che oggi fa parte di una commissione nominata dal Ministero dell’Interno), una richiesta che però, mi è stata rifiutata. Ci eravamo insediati da poco e il Ministero dell’Interno mi comunicò che il Comune doveva essere attenzionato. Visto che qui non cambiava nulla, ci siamo affidati all’onorevole Arturo Scotto, inviando due interrogazioni parlamentari al Ministero dell’Interno. Le hanno acquisite, senza dare in alcuna delle due, le dovute risposte. La questione che avevamo posto, riguardava l’entrata in vigore di una legge dello Stato che attestava per i Comuni in difficoltà finanziaria, l’accesso a un mutuo con la cassa depositi e prestiti, purchè non fosse dichiarato il dissesto. I commissari invece, hanno preso 10milioni di euro per pagare una fattura alla Sorical di 4 milioni, dichiarando dopo 7 giorni, il dissesto finanziario. Se l’avesse fatto qualcuno di noi, sarebbe stato arrestato. Non siamo riusciti ad ottenere il sovraordinato, non poteva essere mandato, perché ci avrebbe consentito di lavorare e produrre, perché di mezzo c’era una strategia: dimostrare che l’operato dei commissari era più efficace di quello della rappresentanza elettiva>>.
Ma come mai la scelta di inviare la commissione d’accesso al Comune di Siderno? E come mai tutta questa attenzione? Il sindaco Fuda non ha dubbi, parlando di un eccessivo dinamismo della propria Amministrazione che, seppur tra varie difficoltà, probabilmente ha dato fastidio <<Non me ne vado-ha tuonato- perché so quello che perde questa Città e vi assicuro che dove mi hanno conosciuto, sanno chi sono>>.
Da qui, l’elenco di una serie di azioni adottate dall’Amministrazione Fuda, dal suo insediamento (nel 2015), ad oggi: l’invio annuale alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti di un referto sulla regolarità della gestione e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni, provvedimenti per la bonifica dell’area dell’ex industria chimica Bp e per la ricerca della cause di inquinamento delle falde in contrada Pantanizzi, mediante il supporto dell’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria. E ancora: una serie di ordinanze disposte per la non funzionalità dell’impianto di trattamento rifiuti di contrada San Leo e poi, dulcis in fundu, la diffida alla Sorical per la truffa sulla tariffa dell’acqua erogata al Comune, al cui ente spetterebbe circa un milione di euro. A ciò va aggiunto, l’avvio di molte opere pubbliche mediante l’utilizzo di risorse che, rischiavano di essere revocate, se non fosse stato per il tempestivo intervento dell’attuale giunta regionale.
Ma è ad un’ultima riflessione a cui il sindaco Fuda si lascia andare, al termine della conferenza stampa:<< E’ giusto che la commissione faccia i suoi approfondimenti-ha commentato- ma se malauguratamente, questa iniziativa è un tasello di un mosaico molto più grande che coinvolge la Locride, allora credo che dovremmo preoccuparci tutti>>.