di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Un consiglio comunale convocato in seduta straordinaria per la costituzione di parte civile del comune nel procedimento N. 3624/16 R.GIP DDA e N. 2501/16 GIP DDA – Operazione Acero – Crupi, dopo il riconoscimento del tribunale di Reggio Calabria del comune di Siderno come parte lesa. Argomento che ha portato inevitabilmente a discutere delle vicende che stanno coinvolgendo il primo cittadino, Pietro Fuda. Il consigliere all’opposizione Pietro Sgarlato ha chiesto al sindaco di chiarire la propria posizione in un consiglio comunale dedicato alla questione.
«La costituzione di parte civile è subordinata alla discussione e alla determinazione da parte dell’intero consiglio. Tra i documenti avuti è presente solo la proposta di delibera e la delibera di giunta, da cui si evince solo un numero di procedimento, ma dal quale non si desume l’operazione di riferimento. Mi sembra giusto che si sappia quali le persone di Siderno coinvolte nel processo, quali gli avvocati interessati e se ci sono in consiglio comunale penalisti coinvolti lo si deve fare presente per questioni di opportunità. Dopo quell’operazione abbiamo fatto un consiglio comunale ad hoc per un consigliere chiamato in causa. Io sono garantista fino a sentenza e dico questo perché alla luce di quell’operazione e delle successive, secondo me, dobbiamo fare una seduta consiliare ulteriore considerato il documento votato a suo tempo di trasparenza e legalità che oggi vale più di allora, in considerazione anche di ciò che sta coinvolgendo il nostro sindaco, che necessariamente deve chiarire la sua posizione».
Sulla costituzione di parte civile e sul coinvolgimento di avvocati presenti in consiglio comunale i consiglieri del PD hanno chiesto esplicitamente al vice sindaco Anna Romeo di spiegare la propria posizione, chiedendosi se non ci si trovi di fronte ad un potenziale conflitto di interessi.
E riferendosi al primo cittadino, Maria Teresa Fragomeni, parlando di necessaria tutela dei cittadini da altre situazione spiacevoli per il comune e considerato l’infausta parentesi di scioglimento comunale ha chiesto al sindaco di riferire in merito a tutto quello che concerne la propria personale posizione sui gravi fatti riportati dai giornali relativi all’operazione Mammasantissima. «Garantisti fino alla fine, ma è bene che si faccia chiarezza».
Prima il vice sindaco e poi il primo cittadino hanno risposto alle richieste di chiarimenti. Anna Romeo ha specificato di aver provveduto a rinunciare all’incarico per questioni di opportunità, «la mia tranquillità di stasera è quella di chi ha la coscienza apposto. Io ho comunicato che non voglio più difenderlo e nello specifico per ragioni di opportunità ho inviato una pec alla cancelleria del giudice ed entro il 2 settembre verrà formalizzata la mia posizione». Più che rinuncia, per Sgarlato, sarebbe stato meglio non accettare proprio l’incarico in considerazione del fatto che il vice sindaco era già in carica.
Il sindaco Fuda si è detto assolutamente tranquillo! «In 14 anni non sono mai stato sentito neanche come persona informata dei fatti né allora né adesso. Io sono fiducioso non esistono atti concreti. Ma mi domando perché nessuno si sia chiesto come mai due anni prima mi sono dimesso dall’incarico di presidente della Provincia e ho cambiato area politica. Io ringrazio del garantismo, ma se avessi pensato che in qualche modo avrei potuto ledere questo comune avrei saputo benissimo come procedere. Per me possiamo discutere quando volete non ho alcun problema, ma mi si deve dire cosa mi si contesta».
La seduta si è conclusa con l’interpellanza dei consiglieri del PD sulle lastre di eternit presenti in diversi siti comunali. Dagli stessi è stato evidenziato la leggerezza con la quale l’amministrazione si approccia alla questione mettendo a rischio l’intera popolazione. Hanno chiesto almeno la messa in sicurezza dei siti.
A rispondere il vice sindaco e assessore all’ambiente Anna Romeo la quale ha ricordato come, nonostante la tanta legislazione sull’argomento, pochi i fondi per smaltire e altissimi i costi. «Nonostante la situazione generale abbiamo provveduto a delle raccolte, ad un certo punto ci siamo fermati per fare una gara annuale, per la quale abbiamo dovuto attendere l’approvazione di bilancio per continuare. Appena abbiamo l’autorizzazione Asp e le carte in regola procederemo alla raccolta. Pensiamo all’istallazione di telecamere in punti strategici per prevenire l’abbandono di questo materiale». L’assessore ha sottolineato al Pd che attaccarsi a queste questioni è politicamente vergognoso.
A chiusura il consigliere Sgarlato ha chiesto la trasformazione dell’interpellanza in mozione da discutere nel prossimo consiglio comunale.