di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
SIDERNO – Meno dieci. Ancora dieci albe e altrettanti tramonti dividono i cittadini di Siderno dal ritorno alle urne per votare al ballottaggio per scegliere chi sarà il prossimo sindaco.
La contesa è chiara, ed era stata ampiamente prevista alla vigilia: da una parte Mariateresa Fragomeni, sostenuta dal Partito Democratico e dall’aggregazione civica radunatasi nella lista “Ripartiamo da Siderno”; dall’altra Domenico Barranca, che è a capo di cinque liste civiche d’ispirazione di centrodestra.
Il primo turno ha dato indicazioni chiare: 42,60% per la Fragomeni e 24,81% per Barranca, ma c’è chi è pronto a giurare che al ballottaggio l’esito della partita non sarà affatto scontato e che, come tutti gli scontri diretti, si ripartirà dallo 0-0.
Tante le variabili in gioco: il rapporto diretto e la conoscenza dei due candidati, il possibile mancato effetto “traino” da parte dei candidati consiglieri che c’è stato al primo turno e altri ipotetici fattori.
Ovviamente, la questione riguarda gli elettori indecisi: quelli militanti o simpatizzanti saranno sufficientemente determinati a ribadire la volontà espressa al primo turno.
Ed è proprio il bacino degli indecisi (potenzialmente composto da chi al primo turno si è astenuto o da chi ha votato gli altri candidati sindaci Archinà, Cutugno e Sgambelluri) che potrebbe rivelarsi decisivo, per confermare o ribaltare il responso del primo turno.
Non saremo certo noi a permetterci di dare consigli (inutili quanto non richiesti) ai due contendenti.
Piuttosto, riteniamo opportuno riferire un’esigenza già manifestata da un buon numero di cittadini abituati a votare in maniera consapevole e informata, scevra da appartenenze e da preconcetti. Tanti, infatti, sono i cittadini di Siderno che chiedono che venga resa nota la composizione della potenziale giunta comunale prima del ballottaggio, in modo da conoscere quale sarà l’esecutivo che affiancherà l’uno o l’altra in caso di vittoria.
Un’esigenza più che legittima a nostro modo di vedere, che trova conforto nell’unico precedente storico in cui, dopo l’entrata in vigore della legge per l’elezione diretta del sindaco nel 1993, i sidernesi furono chiamati a eleggere il sindaco ricorrendo al turno di ballottaggio.
La spuntò il candidato che al primo turno arrivò secondo, ovvero Mimmo Panetta, che al ballottaggio riuscì a superare il compianto Antonio “Enzino” Romeo, candidato più votato al primo turno.
Prima del ballottaggio i due aspiranti sindaci presentarono pubblicamente agli elettori quella che sarebbe stata la giunta comunale.
Una scelta che, probabilmente, determinò la decisione definitiva dell’elettorato, che sa benissimo che la giunta è un organo ontologicamente collegiale e che sarebbe commendevole conoscere il nome degli assessori che affiancheranno il sindaco che sarà eletto.
Oggi, dopo 27 anni, si ricorre per la seconda volta al ballottaggio nella storia di Siderno. Conoscere la composizione della giunta diventa un obbligo morale da parte dei due candidati nei confronti dell’elettorato.