R. & P.
La proiezione dei due cortometraggi rientra in un progetto di divulgazione cinematografica relativa, da una parte, alle tematiche affrontate, dall’altra alla volontà di veicolare un progetto che deve vedere le location calabresi protagoniste della produzione cinematografica.
La Calabria offre potenzialità produttive di notevole portata, così come sta avvenendo grazie alla Film Commission e, soprattutto, al nuovo corso iniziato con la presidenza di Anton Giulio Grande, che, oltre al sostegno alle produzioni, ha finalmente dato avvio alla Legge Regionale 21 giugno 2019, n. 21:Interventi regionali per il sistema del cinema e dell’audiovisivo in Calabria, approvata durante la presidenza Oliverio, che prevede, tra l’altro, “lo sviluppo e la diffusione della cultura cinematografica a audiovisiva attraverso il sostegno a festival, rassegne e premi a carattere nazionale e internazionale, la formazione alle professioni del cinema e l’educazione all’immagine”, una legge che ha messo in moto un movimento culturale cinematografico finalizzato a coinvolgere i paesi e i borghi calabresi, così, come nel 90% dei casi, è avvenuto fino adesso, per come documentato dal libro CINE TOUR CALABRIA, di Maurizio Paparazzo e Giovanni Scarfò, una guida cinematografica del cinema ambientato e prodotto in Calabria, dal periodo del muto fino al 2018.
È necessario sostenere la tendenza a favorire le località interne e/o marine, perché il cinema è fonte di economia, di dinamiche socio-culturali e di potenziale cine-turismo.
L’ultimo bando 2022 della Calabria Film Commission ha assegnato il contributo a circa 40 opere, tra film, fiction documentari e cortometraggi.
È un numero notevole per ribadire la necessità che venga favorita la produzione cinematografica senza remore per i generi, affinché le dinamiche produttive diano spazio e possibilità alla libera creatività di chi opera nel cinema, così come avviene in tutte le altre Arti.
I due cortometraggi che verranno proiettati il 30 di dicembre sono RUGHE e PALE BLUE DOT.
Il primo è la testimonianza di una realtà che, purtroppo, coinvolge molti anziani con le rispettive famiglie; il secondo sperimenta la possibilità di realizzare in Calabria anche film di fantascienza.
Entrambi i cortometraggi sono stati premiati dalla critica, dal pubblico e da molte manifestazioni nazionali e internazionali, confermando le buone potenzialità cine-produttive della nostra Regione, anche in virtù di paesaggi illuminati da una luce naturale che poche Regioni possono vantare.
RUGHE (2020)
Italia-durata 20’
Soggetto e Sceneggiatura
Maurizio Paparazzo e Giovanni Scarfò
Regia Maurizio Paparazzo
Produzione ScarFord con il contributo della Calabria Film Commission, del Comune di Santa Caterina e Sponsor
Distribuzione PREM1ERE
Il cortometraggio affronta una serie di problematiche che vanno dallo spopolamento dei borghi alla diminuzione delle nascite, dalla malattia in età senile alla solitudine degli anziani e, soprattutto, a un nuovo fenomeno sociale che è presente nelle realtà interne, il crescente numero di anziani che si vedono costretti ad abbandonare i luoghi di origine per trasferirsi altrove, spessissimo al Nord.
Da qui il titolo RUGHE che fa chiaro riferimento ai segni dell’invecchiamento ma anche a quei microcosmi di vita sociale, di solidarietà, di condivisione e di economia familiare che erano un tempo “le rughe”.
CV BREVE di MAURIZIO PAPARAZZO
Assistente alla regia di Theo Angelopoulos nei film O Megalexandros (1980) e Viaggio a Citera (1984), aiuto regista di Klaus Maria Brandauer e Alberto Negrin. Direttore di produzione nella Filmalpha di Mario Gallo. Ha diretto Terra d’amore(1984), menzione speciale al Festival Giovani di Torino(1984), Spot(1991), Uno spicchio di buio( 1999), Se una notte d’inverno un viaggiatore (2004), My Land (2010), premiato al Festival del Cinema Turistico di Lecce come miglior film fuori concorso.
2018 Coautore del libro CINE TOUR CALABRIA – Guida alla Calabria Cinematografica, Rubbettino Editore, realizzato per conto della Fondazione Calabria Film Commission. Il volume è stato presentato nei maggior Festival del Cinema europei (Cannes, Venezia, Roma, Berlino, Ischia), al Salone del Libro di Torino ed è alla seconda ristampa.
2018 “Un nuovo patto educativo” documentario Regia e mostra fotografica
2021: Regia del cortometraggio LE NOTE MAGICHE, prodotto dalla Fondazione Magna Grecia per narrare le bellezze e le emozioni della regione
2022: ha curato la Direzione degli attori del film Il Segreto di Angela, per il Centro Studi “Francesco Misiano”
CV BREVE GIOVANNI SCARFO’
Presidente del Centro Studi, Ricerche e Formazione Cinematografica “Francesco Misiano” – Direttore della Cineteca della Calabria.
Ha pubblicato i libri: 1) Corrado Alvaro Al Cinema; 2) La Calabria nel cinema; 3) Cinema e Mezzogiorno; 4) Farmacinema; 5) La Canzone d’Aspromonte; 6) Elio Ruffo (Tempo di Cinema); 7) Cine Tour Calabria; 8) Corrado Alvaro e il cinema (una magnifica ossessione).
Ha curato la regia dei docufilm: 1) Melissa 49/99 (1999), 2) Il caso Misiano (2005), 3) La canzone d’Aspromonte (2012), 4) Umberto Zanotti Bianco (2014); 5) La Battaglia della Sagra (2018);
Ha curato l’organizzazione, la produzione e la direzione artistica del film Il Segreto di Angela (2022), per il Centro Studi “Francesco Misiano”
Ha collaborato alle sceneggiature e alla produzione di: 1) Anna, Teresa e le Resistenti (2010); 2) Bomb! Burning Fantasy (2015) di Matteo Scarfò – 3) Rughe di Maurizio Paparazzo (2020)
Teatro: Ha vinto il Premio Fersen 2021 alla regia e alla drammaturgia teatrale per il testo LA STRANIERA, dedicato alla scrittrice Anna Maria Ortese.
PALE BLUE DOT (2021), Italia, durata 18’-Soggetto, sceneggiatura e regia Matteo Scarfò – Produzione ScarFord
Distribuzione negli Stati Uniti: Bayview Entertainment
Il cortometraggio prende il titolo dalla fotografia del pianeta Terra scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1, quando si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza.
Opera girata in inglese è rivolta ad un pubblico internazionale, perché si tratta di una storia senza confini. Le ispirazioni concettuali e gli omaggi di questo lavoro vanno allo scrittore padre della fantascienza “robotica” Isaac Asimov, mentre per la parte visiva il regista ha ricreato un look vintage tornando alle epopee spaziali delle riviste d’avventura e dei fumetti degli anni ‘30. Viaggio d’avventura ed esplorazione retrò ma con contenuto umanista e sociale., parlerà di coscienza robotica, di A.I., di colonizzazione di altri mondi, di viaggi interstellari, di disastri ambientali, di una esploratrice dello spazio, di un robot umano e di una nuova umanità tra le stelle che ha perso la sua strada.
CV BREVE MATTEO SCARFO’
Matteo Scarfò (Locri, 16/10/1986) è un regista e sceneggiatore italiano.
Nel 2008 pubblica il suo primo libro di racconti, intitolato UOMO MANGIA UOMO.
Il 2009 lo vede impegnato in due grossi progetti di produzione americana come assistente per i film THE LAST GAMBLE e DEATH WARRIOR. La sua carriera di regista inizia nel 2010 con il docufilm ANNA, TERESA E LE RESISTENTI, dedicato alle donne della Resistenza italiana.
Nel 2013 realizza il docufilm BOMB! BURNING FANTASY, dedicato alla figura di Gregory Corso, vincitore di vari premi in molti festival internazionali, proiettato al Filmstudio di Roma nel 2014.
Nel 2018 gira in Calabria il lungometraggio di fantascienza L’ULTIMO SOLE DELLA NOTTE, vincitore di venti premi in tutte le categorie in molti festival internazionali e distribuzione internazionale in dvd.
Nel 2019 gira il cortometraggio RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE(Remember to keep holy the Sabbath day) che fa parte di una raccolta di dieci cortometraggi dal titolo Death OF THE TEN COMMANDMENTS, distribuita negli Stati Uniti dalla SCS FILMS ENTERTAINMENT.
Nel 2021 gira PALE BLUE DOT: A TALE OF TWO STARGAZERS, vincitore di 11 premi in tutte le categorie e 14 selezioni finali. Proiettato, tra l’altro, a New York, Trieste Sci-Fi e South Caroline. Distribuito negli Stati Uniti da BAYVIEW ENTERTAINMENT
E’ autore dei testi teatrali: MARE DI PIETRA (2013) e ANITA AL BUIO (2022)
Con Angela Bubba e Melania Fiore ha curato l’adattamento teatrale de LA STRANIERA, scritto da Giovanni Scarfò, vincitore del PREMIO FERSEN per la drammaturgia e la regia teatrale.