R. & P.
SIDERNO – La necessità di stringere una solida alleanza tra scuola e famiglia per combattere e prevenire i fenomeni di dipendenza da internet e del “cyberbullismo”. E’ quanto è emerso nel corso dell’interessante incontro di approfondimento che ha caratterizzato l’edizione 2017 della “Festa de L’Unità” organizzata dal circolo del Partito Democratico di Siderno.
Nella sua breve introduzione, la moderatrice Maria Antonella Gozzi ha accennato alla legge recentemente promulgata che disciplina un fenomeno che sta coinvolgendo, purtroppo, un numero sempre crescente di giovani e giovanissimi.
Quindi, è stato il segretario del circolo cittadino Mariateresa Fragomeni a fare gli onori di casa, entrando subito nel vivo dell’argomento e sottolineando come il web abbia condizionato molti campi dell’agire umano, non ultimo quello della politica.
«Internet – ha detto la Fragomeni – sta creando una società di individui che ormai ha preso il posto di quella dei corpi intermedi. Tutti ricordiamo gli hashtag di Obama e l’ultimo tweet di Renzi, e ci sono movimenti populisti come i 5Stelle che addirittura usano la rete per decidere, con poche decine di voti, le candidature nelle assemblee elettive, usando una piattaforma che fa capo a una fondazione privata come la “Casaleggio Associati”. Lo stesso successo di Macron in Francia, a capo di un movimento fino a poche settimane prima delle elezioni inesistente, è emblematico. Purtroppo, al di là della politica, sono i singoli individui a nascondersi dietro uno schermo e, in molti casi, recitare o la parte delle vittime o dei “leoni da tastiera”, che perdono i freni inibitori e isolano le “prede”: è evidente – ha concluso – che si tratta di un fenomeno da vigilare, combattendo tutte le incongruenze».
Il consigliere della Città Metropolitana Caterina Belcastro ha ammesso che «La legge appena varata è un punto di partenza e non di arrivo, visto che destina risorse relativamente esigue, ma intanto è la scuola che deve educare i giovanissimi al corretto uso del web, e un ruolo importante lo devono giocare anche i distretti socio-sanitari».
Giusy Massara, componente della commissione metropolitana “Pari Opportunità”, dopo alcune considerazioni preliminari sul fenomeno del bullismo, ha esposto i principali contenuti della nuova legge «In virtù della quale – ha detto – chi subisce atti di cyberbullismo può chiedere l’oscuramento o il blocco dei contenuti incriminati sui social, mentre per chi compie atti del genere è previsto l’ammonimento da parte del Questore. Gli accorgimenti principali – ha concluso Massara – sono però quelli che devono prendere i genitori, che non devono usare i dispositivi elettronici come “baby sitter virtuali” ma stare più attenti e vicini ai propri figli».
Il presidente del club Kiwanis “Magna Grecia” Giuseppe Belcastro ha dapprima rivolto un saluto particolare ai soci Kiwanis Mariateresa Fragomeni e Antonio Marziale, quindi ha ricordato la missione principale del club service che rappresenta, ovvero «Stare vicini ai bambini di tutto il mondo. E noi lo facciamo con iniziative a tutti i livelli: locale e nazionale, essendo convinti assertori della necessità di stipulare un patto tra scuola, famiglia, associazioni e istituzioni, a tutela dei minori».
Il dirigente scolastico Vito Pirruccio non ha nascosto le difficoltà incontrate quotidianamente dal corpo docente nel trattare tematiche relative all’uso di internet. «Spesso – ha detto – i docenti sono discenti nell’uso dei dispositivi elettronici di ultima generazione, e la vera grande sfida è quella di creare delle menti critiche tra i giovani, anche se questo richiede risorse culturali ingenti. Così come è necessario recuperare il rapporto tra agenzie educative e famiglie, che negli ultimi tempi sta venendo meno».
Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale ha paragonato l’esplosione del fenomeno dell’uso del web ai tempi in cui l’uso dei carri trascinati dagli animali fu soppiantato da quello delle automobili.
«Allora sorse subito l’esigenza di creare le scuole guida, per insegnare alla gente come si conducono le automobili. Già nel 1970, negli Stati Uniti si cominciava a immaginare e studiare quello che sarebbe accaduto nei decenni successivi, e si partì proprio dall’educazione all’uso dell’elettronica. L’Italia, invece, è indietro di cinquant’anni in questo, così come nell’educazione sessuale. Di sicuro – ha chiosato – la scuola deve recepire tecnicamente la materia, ma i principali accorgimenti li devono adottare i genitori, che oltre a dare il buon esempio, devono prendersi le loro responsabilità ed evitare che i propri figli si chiudano in una stanza a navigare sul web perché così facendo esplorano solo il mondo del proibito, che è proprio quello che espone ai rischi maggiori».
Le conclusioni sono state affidate al capogruppo in consiglio regionale Sebi Romeo, che dopo aver premesso, su domanda della moderatrice, che «E’ vero che internet ha cambiato il modo di fare politica, anche se io preferisco le piazze e il contatto con la gente ai salotti e al mondo virtuale, e la nomina di Antonio Marziale è una delle cose buone che abbiamo fatto in questa legislatura regionale», ha aggiunto che «Oggi celebriamo, grazie all’impegno dei militanti del Pd di Siderno una “Festa de l’Unità senza l’unità”, ma non possiamo esimerci dal ricordare come, al momento dell’insediamento dell’attuale giunta regionale, gli indicatori sociali della Calabria la davano all’ultimo posto in Europa».
Quindi, Romeo ha elencato alcuni risultati dell’azione della Regione Calabria a guida Oliverio.
«Una legge urbanistica basata sul consumo zero della terra – ha esordito – il Piano regionale dei rifiuti senza discariche, il Piano Regionale dei Trasporti con la mobilità integrata, l’Autorità idrica capace di garantire l’acqua come bene pubblico, lo stesso Garante per l’infanzia e l’adolescenza, la riduzione dei dipartimenti regionali da 16 a 10 e la riorganizzazione degli enti strumentali: su Calabria verde, Field e “Calabresi nel mondo” siamo arrivati prima della magistratura».
Quindi, i grandi temi che riguardano le cose da fare, primo tra tutti la sanità.
«Il vero problema non è costituito dalla leggenda degli scontri tra Scura e Oliverio – ha detto Romeo – ma da una gestione commissariale del settore che dura ormai da sette anni, con l’aumento del debito e dell’emigrazione sanitaria, la diminuzione dei livelli di assistenza essenziali e la quasi chiusura di molti ospedali. Il “Tavolo Adduce” ha mosso dei rilievi a questa fallimentare gestione commissariale, invitando il Governo a rimuovere Scura che, a differenza del suo ex vice Urbani, non si è dimesso. Vedremo».
Capitolo infrastrutture. Per Sebi Romeo «Siamo a buon punto, dalla partenza dei lavori di ammodernamento della ferrovia ionica ai Patti per la Calabria e per la Città Metropolitana. Posso anche preannunciare – ha detto – che il presidente Oliverio sarà qui dopo ferragosto a parlare della diga sul Lordo».
Quindi, dopo aver espresso preoccupazione per i rapporti acuiti tra i leader di Stati Uniti e Corea del Nord, e un plauso a Falcomatà che ha proposto incentivi fiscali per chi ospita gli immigrati, Romeo ha accennato alla situazione politica sidernese.
«Il circolo cittadino del Pd – ha detto – gode del pieno sostegno degli organismi regionali e provinciali del partito. Facciamo iniziative e coltiviamo idee. Quello che vogliamo è solo un confronto aperto e sincero nel merito delle questioni, perché dobbiamo continuare a fare politica con l’ambizione di cambiare il mondo».
A fine serata è andata in scena la rappresentazione teatrale “Social, nuove dipendenze giovanili”, a cura del laboratorio teatrale “Nuova scena”.