di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Della realtà del Mezzogiorno emersa dal Rapporto Svimez, delle politiche sbagliate e dei milioni persi per mancanza di programmazione, incapacità politica e inerzia dei privati. Di questo e di quello che il nuovo governo della Regione, ma anche della Città, hanno messo in campo per trovare una soluzione duratura a questo stato di cose, si è discusso alla “Festa dell’Unità 2015” organizzata dal Circolo cittadino del Partito Democratico.
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I lavori del convegno dal titolo “La Locride, la Regione ed il Mezzogiorno: un progetto per l’Italia”, sono stati avviati dal segretario cittadino, Mariateresa Fragomeni, la quale, dopo aver esposto il quadro generale regionale, ha ringraziato il governatore Mario Oliverio per aver accettato l’invito e per aver mantenuto alcune delle promesse fatte in campagna elettorale. Tra queste la Casa della Salute i cui lavori sembra verranno avviati in primavera. Un traguardo importante che fino a poco tempo fa è stato seriamente a rischio.
Con Maria Teresa Fragomeni e Mario Oliverio a discutere della situazione regionale e nello specifico di quella sidernese, il primo cittadino, Pietro Fuda. Il sindaco ha ringraziato oltre che per la Casa della Salute, per la vicinanza della Regione per il finanziamento che ci si augura darà al lungomare e quindi all’intera cittadina nuova vita e all’impegno per salvare, nonostante non sia facile, l’ufficio postale di Donisi. Sindaco che ha ricordato il paradosso in cui si trovano comuni come Siderno, in dissesto. Il costo elevatissimo per il commissariamento, la burocrazia romana che rallenta tutto e le tante possibilità alle quale non si può neanche pensare di appigliarsi proprio perché i comuni in dissesto non possono rientrare.
Inevitabile l’accenno alla questione Ymca che sembra stia arrivando ad una soluzione favorevole per l’associazione di cui tutti i sidernesi sono stati e sono “figli”, grazie al recupero di documenti importantissimi. E poi la difficoltà di gestire un comune nel quale mancano le posizioni apicali nel settori più importanti, con una pianta organica che prevede 130 unità lavorative, ma che attualmente è ridotta a 60, con tutto quello che questa situazione comporta. E ancora la nuova strada statale 106 e la difficoltà per i sidernesi di utilizzarla nel migliore dei modi visto che lo svincolo, per inerzia commissariale, come ricordato dal primo cittadino, è stato collocato in zona che dire periferica e voler sminuire la reale posizione. Anche per questo sembra che l’amministrazione insediatasi a fine maggio abbia trovato una soluzione, il Comune farà gli espropri coprendo anche il costo degli stessi e l’Anas si occuperà dei lavori.
Con loro a parlare di futuro l’assessore regionale Federica Roccisano, Sebi Romeo capogruppo PD alla Regione e Alessandro Archinà, in rappresentanza della direzione provinciale del partito.
“Sono sicuro – ha affermato il governatore Oliverio – che Siderno potrà avere in questa amministrazione un punto di riferimento per superare in modo corale le difficoltà. Solo chi ha la testa nelle nuvole o chi non conosce la situazione del Mezzogiorno si può meravigliare dei dati del Rapporto Svimez. Il merito di questo rapporto è stato quello di riaprire la discussione. Discussione non fine a se stessa verso un Mezzogiorno cancellato dall’agenda dei governi passati, dove a dilagare è stato un periodo di leghismo con una questione settentrionale che ha messo in un angolo quella meridionale. Quando ho proposto una cabina di regia sulle risorse da spendere, non ho chiesto un commissariamento, ma un coordinamento per esercitare un controllo sulle stesse, ma se fra due anni le risorse non verranno utilizzate la colpa è di Oliverio perché evidentemente non si sarà organizzata una governance rispondente al lavoro. Il Mezzogiorno – ha concluso – non ha bisogno dell’assistenzialismo, la cosa peggiore che poteva succedere. L’assistenza è come la morfina che crea paralisi e dipendenza. Noi abbiamo bisogno di creare un quadro di convenienza degli investimenti, agire sulla fiscalità e su forme come il credito di imposta. Siamo pronti a stare in campo da protagonisti, con il concorso di energie dove la partecipazione è una condizione per vincere la paura che ha determinato questa situazione”.