Lo sblocco delle pratiche burocratiche è anestetico vitale oggi ma pur sempre anestetico, di fatto c’è da rimboccarsi pesantemente le maniche per consentire alla Scuola di potere figurare ancora fra le eccellenze dell’istruzione Calabrese e non già della (d)istruzione, stante il fatto che dal prossimo anno scolastico, 2024.2025, si dovrà ottemperare a delle precise indicazioni ministeriali non osservando le quali sarebbe il più triste dei “de profundis”, con tanto di “messa da requiem”, per la “Alvaro” di Siderno. Per l’appunto, di Siderno.
di Antonio Baldari
Un servizio televisivo, quello di Tg3 Regione Calabria, ed uno online, quello della Nostra Testata, e la vexata quaestio del plesso scolastico della “Alvaro” di Siderno è tornata nuovamente in auge: chiariamo subito, niente di eccezionale, non ci sarà alcuna ristrutturazione dell’edificio nell’immediato ma soltanto l’apertura delle buste per sbloccare l’iter burocratico che inerisce ai lavori da porre in essere, per potere restituire al suo antico splendore una delle scuole più prestigiose del comprensorio della Locride.
Che dorme, suo malgrado, il sonno dell’incuria del tempo che inesorabilmente passa passando sui cadaveri di coloro che sono in vita e di quanti, come la “Alvaro” di Siderno per l’appunto, agonizzante da circa mille giorni, e che quasi al capolinea del suo tempo si è vista donare questo gentile cadeau di sapere che oibò!, si può sbloccare l’elettroencefalogramma piatto e procedere con una sua, si auspica celere e sana, risalita con queste, fantomatiche, buste che verranno aperte tra una manciata di giorni. Buste che però non possono e non debbono in alcun modo condurre alla tanto celebrata Maria De Filippi, vedova di Maurizio Costanzo, stante il fatto che qui si decidono le sorti di decine e decine di ragazzi che avranno contezza di potere contare sulla propria casa, non essendo sfrattati e/o sfrattati andando ad albergare ora a “Levante” ora a “Ponente”; qui si decide la bella immagine di uno dei Comuni dell’area metropolitana di Reggio Calabria tra i più rinomati al mondo, ed è del tutto impensabile che si possa guadagnare una pessima figura nel globo terracqueo più di quanto non si sia fatto sinora.
Nella sciagurata ipotesi rimanendo vedovi od orfani, fate vobis!, di una fra le stelle più brillanti nel mondo dell’istruzione calabrese, fucina di giovani di ieri ed affermati professionisti oggi, che non deporrebbe a favore di una cittadina in odore di smembramento didattico se si pensa che gli avvoltoi rimangono pur sempre in agguato nell’affondare i colpi affondando, come nella più becera delle battaglie navali, la “Alvaro” di Siderno.
Ed invero, ed anche e soprattutto per questo, lo sblocco delle pratiche burocratiche è anestetico vitale oggi ma pur sempre anestetico, di fatto c’è da rimboccarsi pesantemente le maniche per consentire alla “Alvaro” di Siderno di potere figurare ancora fra le eccellenze dell’istruzione Calabrese e non già della (d)istruzione, stante il fatto che dal prossimo anno scolastico, 2024.2025, si dovrà ottemperare a delle precise indicazioni ministeriali non osservando le quali sarebbe il più triste dei “de profundis”, con tanto di “messa da requiem”, per la “Alvaro” di Siderno. Per l’appunto, di Siderno.