di Gianluca Albanese – Immagini e Video di Enzo Lacopo © 2023
SIDERNO – La quiete dopo la tempesta. L’assemblea di AssoComuni Locride supera gli ostacoli formali che facevano temere un rinvio della seduta convocata per ieri pomeriggio ed elegge, per acclamazione dopo la seconda votazione, il sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano a presidente. Segno che quando c’è la volontà politica e non si sollevano questioni capziose si può ripartire, anche se, come sottolineato dal sindaco di San Giovanni di Gerace Giovanni Pittari, prima dell’inizio delle operazioni di voto “la mancata candidatura unitaria è già una sconfitta”.
Ma tant’è. Uno spirito unitario si è trovato dopo le prime due votazioni, per le quali era necessario il consenso dei 2/3 degli aventi diritto e che hanno visto impegnati come scrutatori i sindaci di Casignana (Rocco Celentano), Staiti (Giovanna Pellicanò) e Palizzi (Umberto Felice Nocera). Insomma, serviva raggiungere la soglia di 28 voti, sui 39 presenti (erano assenti solo il facente funzioni di Locri Giuseppe Fontana e i rappresentanti dei comuni commissariati di Bianco e Portigliola), segno che quando sono in ballo le elezioni si raggiungono numeri mai toccati nelle sedute ordinarie.
Alla prima Maesano ottiene 22 voti, contro i 15 dell’altro candidato (il sindaco di Samo Paolo Pulitanò), una scheda bianca e un voto andato al sindaco di Benestare Domenico Mantegna, non candidato. Nella seconda, invece (dalla quale si è assentato il sindaco di Ferruzzano) 21 voti al sindaco di Bovalino, 16 al primo cittadino di Samo e uno a Mantegna. Un leggerissimo scostamento, insomma, che, durante la breve pausa concessa dal vicepresidente Bruno Bartolo, ha indotto Paolo Pulitanò a compiere il nobile gesto di ritirarsi dalla competizione, spianando la strada all’elezione per acclamazione di Maesano che, novello Alessandro Borghese, ha ribaltato un risultato che sembrava, fino a qualche giorno fa, completamente favorevole al suo competitor, almeno se si fosse votato nel corso della famigerata seduta del 23 gennaio, finita invece in bagarre. Fluttuazioni elettorali ormai consuete nella politica “liquida” del XXI secolo.
Il sindaco di Bovalino, dal canto suo, sostenuto in sala dalla giunta comunale del suo paese al completo, ha ringraziato Pulitanò per il gesto, lanciando un appello all’unità dei colleghi, guardando avanti alle tante emergenze del territorio ma anche “alle tante risorse positive della nostra terra – ha detto prima del momento elettorale – tanto che penso all’istituzione di un tavolo tecnico per cultura e turismo che sappia armonizzare e mettere in rete i tanti eventi che vengono organizzati”, menzionando altresì “un necessario occhio di riguardo alle politiche sociali e di accoglienza dei migranti, in linea con l’appello lanciato dal prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani”.
In apertura dei lavori, il problema della mancanza di un segretario comunale verbalizzante era stato superato affidando al sindaco di Benestare Domenico Mantegna tale compito, che il consigliere metropolitano ha svolto con grande zelo, mentre il sindaco di Roccella Ionica aveva chiesto a tutti l’impegno a votare nella seduta di ieri ambedue i punti all’ordine del giorno, ponendo particolare attenzione “sull’approvazione della bozza del nuovo statuto elaborata dalla commissione che ho presieduto e che sarà parte integrante di una bozza di deliberazione che verrà a sua volta approvata da tutti i consigli comunali degli enti aderenti, unitamente alla presa d’atto dell’elezione del nuovo presidente”.
Una missione, la sua, che è stata compiuta prima del termine dei lavori.