SIDERNO – Un disavanzo di 1.130.749,37 euro, da ripianare in tre anni ricorrendo principalmente all’aumento dell’aliquota dell’addizionale comunale Irpef che passa dall’attuale 0,4% allo 0,7% e una serie di tagli rispetto alle spese fatte fino a qualche mese fa. È improntata all’austerity la politica economica del Comune di Siderno, dopo il risultato del bilancio consuntivo 2011 che ha condizionato, quindi, la contestuale approvazione del bilancio di previsione 2012, approvato il 31 ottobre dal sub commissario Salvatore Gullì coi poteri della giunta. Prima di allora, però, si è proceduto a una minuziosa revisione dei residui attivi e passivi, al fine di determinare il risultato economico di un bilancio fedele alla realtà, facilitato dall’azione dei commissari prefettizi, al fine di evitare quanto rilevato, ad esempio, nella vicina Locri, laddove l’attività dell’ispettore ministeriale Quirino Cervellini ha evidenziato che negli esercizi precedenti sarebbero stati inseriti dei residui attivi (ovvero crediti) non più esigibili, e residui passivi (debiti) non più dovuti, falsando, quindi, il risultato finale. Ma torniamo a Siderno. L’attività di verifica straordinaria dei residui ha condotto alla riduzione di ben 11.473.574,87 euro di residui attivi e di 9.293.120,25 euro di residui passivi, col risultato che, a fine esercizio 2011, il totale dei crediti da incassare ammonta a 32.590.103,98 euro, mentre i passivi corrispondono a 34.588.335,50 euro. Il risultato finale è, appunto, quello di un disavanzo di 1.130.749,37 euro e la misura più evidente è l’aumento dell’addizionale Irpef che quasi raddoppia. Ma fa parte della partita dell’approvazione del bilancio anche l’Imu sulla prima casa, la cui aliquota è stata fissata al quattro per mille (10,6 per mille sulla seconda) con delle detrazioni sulla quota destinata al Comune di 200 euro come prima casa e di 50 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni. Tra le altre misure che l’Ente intende adottare per ripianare il bilancio c’è una previsione in entrata di 1.937.026 euro per alienazione (cessione a titolo oneroso) di una serie di terreni comunali (per lo più gravati da ordinanze di sgombero) elencati nell’apposito piano di alienazioni, anch’esso approvato, così come il piano triennale delle opere pubbliche e quello del fabbisogno dell’Ente. La logica, chiara fin dall’inizio dell’insediamento del commissario straordinario Luca Rotondi, è quella del taglio degli sprechi, della lotta all’evasione fiscale e del risanamento dei conti, che passa anche attraverso l’eliminazione di tutti gli incarichi di consulenza pregressi (tranne l’ufficio legale e il consulente Consiglio che deve sostituire il responsabile dell’area economico-finanziaria collocatosi in aspettativa) o alla loro sostituzione a saldo zero. Partire però da un dato certo sul consuntivo 2011 è già un risultato ragguardevole. Almeno di questi tempi. Almeno da queste parti.
GIANLUCA ALBANESE