SIDERNO – Quando la toponomastica stradale viene beffata. Sta destando particolare scalpore, a Siderno, il taglio di alcune querce secolari che da circa 150 anni avevano radici in quella strada che conduce all’ex ospedale, denominata – appunto – “via delle Querce”, che costituisce la naturale prosecuzione di via Fiume, e conduce a piazza Oreste Sorace.
I grossi alberi sono stati tagliati, presumibilmente, su impulso del proprietario del terreno, che sarebbe stato autorizzato dal Comune di Siderno, nonostante l’indubbia importanza degli alberi siti in una delle poche zone verdi cittadine.
Le “carte”, infatti, sarebbero a posto, perché, come ha spiegato a Lente Locale il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, “Solo in caso di esistenza di vincolo idrogeologico viene chiesta l’autorizzazione alla Regione Calabria, che ha avocato a sé queste funzioni, trasmettendoci una copia dell’autorizzazione per conoscenza”.
“In mancanza di altri vincoli – hanno aggiunto gli uomini del Comandante Provinciale Giulio Borrelli – è il Comune a rilasciare l’autorizzazione, sulla base di un progetto ad hoc”.
Ma non è certo l’iter burocratico ad appassionare noi e a indignare i molti cittadini che hanno protestato vivacemente soprattutto sui social network.
Resta, infatti, l’amarezza per una decisione che lascia perplessi sul piano dell’opportunità, e che priva Siderno di alcuni alberi secolari, ricchi di storia e cresciuti insieme a parecchie generazioni.
Si è davvero riflettuto abbastanza prima di rilasciare le dovute autorizzazioni?
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