R. & P.
Siderno si sta disfacendo sotto i nostri occhi.
Nell’interesse dei sidernesi, dei sidernesi più giovani e dinanzi a una città stremata da una grave crisi economica e politica, una città che si trascina sotto a un tunnel, senza vedere la luce, auspichiamo un momento di riflessione, un nuovo confronto tra le forze progressiste e democratiche cittadine, che sicuramente farà bene a tutti.
Una nuova prospettiva elevata, inclusiva, lontana dai sovranismi, dal razzismo, dall’etnocentrismo, dalle posizioni di estrema destra e da quelle a rischio.
Una tavolo di concertazione politico che parta da zero con l’obiettivo di affiancare quella straordinaria comunità sidernese che quando partecipa alla vita pubblica, per potenzialità e voglia di rinascita, non ha rivali.
La nostra città, con un passato di assoluto rilievo nel panorama regionale, è stata mortificata, soppiantata, punita e infine abbandonata.
Eppure Siderno può ancora ritornare a essere uno dei centri più importanti della Calabria.
Un laboratorio politico che sperimenta e che può fare ancora « tendenza» per valori, dinamismo, risorse umane.
Solo se ci rimettiamo in discussione possiamo uscire dal tunnel e costruire, ed essere finalmente padroni del nostro futuro, e ritornare la città protagonista, moderna, il baricentro economico della Locride.
Se Siderno vive, se Siderno cresce, aumentano le opportunità per tutti nel comprensorio.
Le prossime elezioni registrano da più mesi una campagna elettorale confusa, inflazionata da tatticismo e mancanza di progettualità, con buona pace dello sviluppo, della crescita economica, della creazione di opportunità lavorative.
Si sta andando veloce, senza andare da nessuna parte.
Il lavoro che ci attende nelle settimane che verranno è impegnativo.
Il confronto che proponiamo invece, sarà appassionante e può rappresentare uno scatto in avanti per cambiare il corso di una storia di decadenza.
Uno scatto che le forze progressiste e democratiche devono assolutamente fare insieme.
Assumiamoci insieme la responsabilità.
Il tempo per farlo c’è ancora, ricordando, però, che “nel parto di un nuovo mondo tutti gli attori sono costretti a cambiare qualcosa di se stessi”.
Centro Democratico, Sinistra Italiana