di Antonella Scabellone
SIDERNO- A Siderno è tempo di traslochi. Dopo il Tribunale ad essere trasferita questa volta è la biblioteca comunale. La spending review non risparmia dunque neanche quella che dovrebbe essere la casa della cultura per eccellenza, che dai locali in affitto di via Turati ha trovato, da alcuni giorni, nuova collocazione al piano terra della scuola elementare di Siderno Supeirore.
“La collocazione peggiore che si poteva pensare-tuona senza peli sulla lingua Enzo D’Agostino, storico sidernese da sempre vicino ai problemi, culturali e non della sua città. Non è una questione di campanilismo- precisa D’Agostino-La biblioteca dovrebbe essere soprattutto al servizio degli studenti, e valutando che la maggior parte delle scuole della città si trovano al centro, con questa collocazione fuori mano si complica oltremodo la possibilità di frequentarla per i diretti interessati”.
D’Agostino è intervenuto sabato sera a una riunione promossa da alcuni cittadini nella sala dell’ente “Premio letterario città di Siderno”, ospite del presidente Aldo De leo. A determinare l’incontro è stato il sentimento di disappunto che accomuna diversi sidernesi nei confronti della decisione della triade commissariale comunale di trasferire la biblioteca da una zona centrale della città al borgo antico di Siderno Superiore. “Avevamo chiesto ai Commissari, anche attraverso una lettera scritta-soiega lo storico e scrittore Domenico Romeo- di rivedere quella decisione, che riteniamo inopportuna, considerato anche che ci sono in città diversi locali a costo zero, tra cui l’ex istituto per geometri, completamente libero, adattabili a biblioteca, ma non siamo stati ascoltati”.
All’ incontro hanno partecipato anche Maria Teresa Fragomeni, segretaria del circolo del Pd cittadino e Domenico Catalano, esponente dell’Udc; esponenti di associazioni locali, tra cui Pro loco e Sidersicambia, e tanti comuni cittadini, preoccupati del clima di rassegnazione e apatia che si sta creando in città dopo lo scioglimento dell’amministrazione comunale per mafia. “In dieci anni si sono spesi quasi 700 mila euro per pagare l’affitto dei locali di via Turati- ha stigmatizzato Maria Teresa Fragomeni- senza pensare di programmare per rivalutare la biblioteca, modernizzarla e renderla fruibile a tutti provando magari a richiedere finanziamenti”.
La storia della biblioteca sidernese è stata da sempre molto travagliata; traslochi su traslochi senza un’ effettiva programmazione. Da vent’anni non si acquista un libro. Lo ha evidenziato tra gli altri l’insegnante Cosimo Pellegrino, tra i promotori dell’incontro e tra i più indignati per questa nuovo trasferimento. Per lui i nuovi locali di Siderno Superiore sono assolutamente inadeguati. “O risolviamo una volta per tutte il problema della biblioteca-ha concluso Enzo D’Agostino-dandole una collocazione definitiva e cercando di programmare, magari pensando di realizzare qualcosa di più grande, una casa della cultura per esempio, o come diceva il compianto professore Zitara, che per trent’anni ha diretto la biblioteca sidernese, è meglio raccogliere tutti i libri negli scatoloni e posarli in cantina finchè la mentalità non cambierà. Anche i libri, che non sono oggetti e hanno un’anima, subiscono dei traumi ad essere trasportati continuamente da un luogo ad un altro”.
A conclusione della serata tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità di investire del problema la cittadinanza e le associazioni, rinviando il tutto a un altro incontro in cui si porterà in discussione una proposta concreta e definita prima di formalizzare qualunque istanza alla triade commissariale, nella convinzione che così com’è la biblioteca non può sopravvivere.