di Gianluca Albanese
SIDERNO – Consiglio comunale spaccato dopo l’esposizione delle linee programmatiche di mandato da parte della sindaca Mariateresa Fragomeni, mentre sugli altri punti all’ordine del giorno la votazione è stata unanime. È quanto è emerso dopo le tre ore e mezza abbondanti della seduta consiliare di mercoledì mattina, tenutasi senza pubblico e con le assenze del vicesindaco Salvatore Pellegrino, del consigliere di maggioranza Davide Lurasco e del capogruppo de “La Nostra Missione” Domenico Catalano. Collegato da remoto il consigliere di “Siderno 2030” Massimo Diano, al quale il presidente Alessandro Archinà ha inviato, in apertura dei lavori, gli auguri di pronta guarigione dal CoVid.
La sindaca Fragomeni ha impiegato più di un’ora per elencare, in dettaglio, le priorità programmatiche che ricalcano in larga parte quello che è stato il programma elettorale delle due liste che l’hanno sostenuta. In premessa ha ringraziato le associazioni e i cittadini che stanno collaborando per realizzare i grandi obiettivi dell’amministrazione “ovvero – ha spiegato – riportare Siderno al centro del comprensorio, non per esercitare chissà quale supremazia nei confronti degli altri paesi, ma per restituirle quel ruolo di primo piano che ha sempre avuto”. Quindi, nel rivolgersi alle opposizioni, ha invitato i gruppi “ad andare avanti – ha detto – nello spirito di collaborazione che ha animato la fase di predisposizione delle schede progettuali per il CIS Calabria, segno che quando arrivano proposte utili al bene della collettività siamo pronti ad accoglierle” aggiungendo che “la nostra Siderno deve essere la città di tutti, in cui ognuno deve sentirsi responsabile della cura e del decoro urbano”, insomma “una città – ha aggiunto – che sia un laboratorio costante di cittadinanza attiva” fino alla considerazione conclusiva: “quello che faremo sarà efficace solo se miglioreremo la qualità della vita dei cittadini, soprattutto dei più bisognosi”.
Una lunga e dettagliata esposizione che però non ha convinto le opposizioni.
Aldo Caccamo de “La Nostra Missione” ha parlato di “Libro Cuore di difficile realizzazione. S’impone, piuttosto, un ragionamento che – ha aggiunto – sia serio e approfondito e che parta dalle basi, dall’ordinaria amministrazione che oggi è carente in tutti i settori: strade, cimiteri, illuminazione pubblica e soprattutto la raccolta rifiuti, per la quale proponiamo la reinternalizzazione”.
Più duro l’intervento di Stefano Archinà di “Siderno 2030” che nel ricordare che “una buona opposizione fa bene all’amministrazione pubblica” ha invitato la maggioranza “a non limitarsi a osservare la legge, ma ci metta – ha detto – qualcosa in più sul piano politico”, concludendo con due stoccate. “Con Winterland – ha detto – avete scommesso sulla pelle della gente coi soldi dei contribuenti” e “si percepisce che avete un occhio di riguardo per le associazioni funzionali alla vostra parte politica”.
Dopo la difesa delle bontà delle linee programmatiche da parte della consigliera Vittoria Luciano, la sindaca si è detta “molto delusa dagli interventi delle opposizioni: niente emendamenti e suggerimenti; si limitano a riferire cose ascoltate e ripetute male. Altro che libro Cuore – ha aggiunto – abbiamo un’occasione storica come il Pnrr e la dobbiamo sfruttare”. E poi: “Non possiamo dire che chi ha amministrato negli ultimi 20 anni lo abbia fatto bene: tra dissesto e scioglimenti”. Per dichiarazione di voto, il consigliere Sorace di “Siderno 2030” ha rilevato la mancanza di scelte strategiche in settori importanti come agricoltura e artigianato, aggiungendo che “la redazione delle schede CIS insieme ad altri comuni come Locri e Gerace non è in linea con l’orientamento del PSC che invece indica una linea di sviluppo verso Agnana e Canolo”.
Alla fine, vota compatta la maggioranza. Contrarie le opposizioni. Unanimità per gli altri punti, tra cui la costituzione delle commissioni consiliari. La 1 (Politiche sociali) è composta dai consiglieri Trimboli, Diano, Figliomeni, Scarfò e Massara; la 2 (Bilancio) da Catalano, Sorace, Felicità, Lurasco e Bizzantini; la 3 (cultura e sport) da Caccamo, Diano, Scarfò, Bizzantini e Luciano; la 4 (Ambiente) da Trimboli, Archinà, Brancati, Panetta e Figliomeni e la 5 (Lavori Pubblici) da Catalano, Archinà, Felicità, Lurasco e Panetta.