R. & P.
La mobilitazione per una sanità pubblica ed efficiente continua. Anche questa domenica ci sarà il presidio davanti all’ex Ospedale di Siderno.
Questa domenica coincide con il 25 aprile, giorno della Liberazione, ed ha un doppio valore. Da una parte ricordiamo una data storica che ha restituito la libertà a questo paese, dall’altra ci auguriamo che venga rispettato quel diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione, che di quel 25 aprile è figlia.
Avremmo voluto dire che siamo soddisfatti del risultato ottenuto, che l’avvio delle procedure per la Casa della Salute di Siderno è un buon punto di arrivo, purtroppo dobbiamo dire che non è neanche un buon punto di partenza.
Si prevedono tempi lunghi, troppo lunghi. Nel frattempo assistiamo ad una riduzione dell’offerta sanitaria anche da parte dell’ospedale di Locri.
La pandemia non ha messo in luce solo la fragilità del servizio sanitario calabrese ma anche l’incapacità della regione nel programmare una risposta efficace e rapida ai rischi legati al Covid. Così come ha mostrato tutto il fallimento di una gestione commissariale.
Dopo oltre un anno dallo scoppio della pandemia, non si è riusciti ad approntare un’adeguata predisposizione per un’eventuale crisi. La crisi è arrivata, con il collasso del sistema a Cosenza dove alcuni pazienti sono morti nelle ambulanze, con il GOM di RC che si è saturato.
E, all’improvviso, senza aver creato le condizioni minime di sicurezza, per approntare una decina di posti di terapia intensiva hanno dovuto ridimensionare in maniera drastica i servizi dell’ospedale di Locri, unico presidio per una popolazione di 150.000 abitanti.
Non si può restare a guardare, mentre la situazione peggiora. Vogliamo e dobbiamo reagire, servono scelte rapide e coraggiose, servono adesso.
Per questo continueremo a batterci, nella speranza che i cittadini della Locride, i sindaci, escano dal torpore e decidano di rivendicare con forza i propri diritti e quello sanitario, oggi, è un diritto prioritario.Presidio ore 10,30 in piazza Oreste Sorace
Sasà Albanese
Francesco Martino