DI SEGUITO LA NOTA DELL’ASSOCIAZIONE “L’ECO DI SIDERNO”
Si apre il sipario a Siderno per la decima edizione del Premio letterario “Giomo Trichilo”che si svolgerà domenica prossima 4 agosto, dalle 21,00 in poi nella tradizionale cornice di Piazza Vittorio Veneto. Una manifestazione di grande spessore culturale dedicata a Giomo Trichilo (poeta analfabeta originario di Siderno Superiore) nata proprio con la finalità di tutelare, valorizzare e promuovere l’uso del dialetto.
La manifestazione, quest’anno, avrà il prezioso patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale, della Provincia di Reggio Calabria, del comune di Siderno ed il supporto della Banca Popolare del Mezzogiorno GRUPPO BPER e del club Kiwanis Locri. Il Premio alla Carriera sarà assegnato al direttore de la Riviera Pasquino Crupi. Pasquino Crupi è nato a Bova Marina, Reggio Calabria, il 24 marzo 1940). Intellettuale militante, meridionalista senza conversione, è autore di numerosi saggi, tutti centrati sulla civiltà nello stato d’assedio, ossia il Mezzogiorno e la Calabria. E tra questi i più rappresentativi: a) sul versante della battaglia di idee, I fatti di Melissa- in collaborazione con Visconte Frontera- (Calabriaoggi editrice, Catanzaro 1976; Falzea, Reggio Calabria 1999 ); Processo a mezzo stampa. Il 7 aprile (Com2, Venezia 1982); Stragi di Stato nel Mezzogiorno contadino (Pellegrini, Cosenza 1985); Il giallo colore del sangue di Luino (Calabriaoggi Editrice, Reggio Calabria 1990); b) sul versante della critica letteraria, Letteratura calabrese contemporanea ( D’Anna, Messina- Firenze 1972) ; Un popolo in fuga (Pellegrini, Cosenza 1982); L’uomo, la donna, il letterato ( IVI 1984); L’anomalia selvaggia- Camorra, mafia, picciotteria e ‘ndrangheta nella letteratura calabrese del Novecento ( Sellerio, Palermo 1992); Benedetto Croce e gli studi di letteratura calabrese(Pellegrini, Cosenza 2003); La letteratura calabrese per la scuola media, Voll. 3 ( IVI 2008- 2009). Svetta per originalità, completezza, recupero della civiltà letteraria calabrese la monumentale Storia della Letteratura calabrese, voll. 4 ( Periferia, Cosenza 1992- 1997). E d’assoluto valore per la ripresa della battaglia di idee sul Mezzogiorno criminalizzato è il suo saggio La questione meridionale al tempo della diffamazione calcolata del Sud (Ferrari Editore, Rossano, Cosenza, 2013). Concluso da un convincimento destinato a fare discutere: “Piaccia o non piaccia, il meridionalismo creativo si apre e si chiude con la generazione dei meridionalisti liberaldemocratici, autoritari, riformisti, rivoluzionari”. A seguire, dopo la consegna dei premi, ci sarà la consueta rappresentazione teatrale, una commedia in tre atti “L’eredità do zzù previta” ispirato ad un classico della commedia popolare siciliana come “L’eredità dello zio canonico” scritto da Antonio Russo Giusti. Lo speciale riadattamento in vernacolo catanzarese verrà diretto da Piero Procopio e sarà proposto in Piazza Vittorio Veneto. “L’eredità do zzù previta” rappresenta la tipica commedia degli equivoci con una vena grottesca in grado di dare nuova linfa al meccanismo delle gag assumendo a tratti i toni della farsa. Protagonista della storia è Antonio Favazza che, dopo aver dedicato la vita allo zio canonico, si ritrova senza una lira, perché l’eredità milionaria è contesa da due famiglie che, dopo una serie di peripezie, riusciranno a trovare un accordo per accaparrarsi gli averi del defunto. Un triplice matrimonio, infatti, rimetterà in sesto la situazione. Una commedia, dunque, in cui la caratterizzazione dei personaggi diventa chiave basilare della messinscena mettendo in risalto la figura del protagonista che, battuta dopo battuta, troverà modo per esaltarsi assurgendo ad autentico paradigma della mediocrità, dell’attaccamentoal denaro e di una bonaria ignoranza. A salire sul palco saranno: Piero Procopio, Biagio Bianco, Valentina Rames, Gori Mirarchi, Alessandro Mangiacasale, Teresa Barbagallo, Maurizio Corrado, Stella Surace, Dario Costa e Franco Procopio. Costumi a cura di Elisa Procopio, scenografie di Gori Mirarchi e luci e fonica di Mattia Procopio. Presenterà la serata, con la sua consueta bravura, la giornalista Maria Teresa D’Agostino. L’invito alla partecipazione è esteso a tutta la cittadinanza.