di Redazione
SIDERNO – Per una volta il “perché non lo facciamo” si è tradotto, finalmente, in qualcosa di concreto. Tra sabato e domenica scorsa un gruppo di persone ha cercato, con i mezzi a propria disposizione, di pulire la spiaggia. La tristezza e l’incredulità seguite alla mareggiata che, settimane fa, ha portato letteralmente via parte del lungomare, lasciando sporcizia e detriti vari, si è tramutata in voglia di fare qualcosa, ma veramente qualcosa di concreto per una cittadina che sta vivendo forse uno dei periodi più bui della sua storia.
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Per una volta senza la spinta di una “bandiera politica”, senza, come invece è stato “sussurato” in giro, alcun contributo economico, ma con l’aiuto reciproco, i volontari hanno cercato di dare il meglio. Un impegno per il proprio paese che, sembra non si fermerà a queste due giornate, ma proseguirà; si sta pensando, infatti, ad una prossima data.
A dare la propria disponibilità la Locride Ambiente che ha prelevato buona parte del materiale raccolto, in attesa che venga portato via il resto e il Bricolfer che, sposando la causa, ha applicato uno sconto al materiale acquistato, venendo incontro ai volontari.
In due giornate decisamente primaverili Nino Caridi, Luigi Errigo, la squadra di calcio “Vavalaci Siderno”, Dino Audino, Roberta Papa, Vice Fuda, Marco Stalteri, Emanuela Alvaro, Gaetano (il surfista), Codispoti, le associazioni “Sport fishing Siderno” e “Sidersicambia” hanno cercato di dare il proprio meglio per arrivare ad un risultato, se non eccellente, quanto meno discreto per ripulire la spiaggia da tutto quello che il mare aveva depositato.
C’è ancora molto da fare perché Siderno possa migliorare la sua condizione generale per nulla semplice. Questo è un primo passo per far capire che, anche senza grossi sforzi fisici, ma soprattutto senza aver in mente nulla di diverso che il bene del proprio paese, si possono realizzare molte più cose che solo con le semplici parole.