di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
SIDERNO – C’è anche la “Città del Mare” tra Locri e Siderno tra i 28 interventi finanziati nell’ambito del Piano Urbano Integrato “Aspromonte in città” presentato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria tra i progetti oggetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’intervento, finanziato per 9.700.000 euro, rientra nell’incubatore presentato dalla Metro City ed è finalizzato al processo di transizione mirato alla realizzazione di una città verde, sostenibile, inclusiva e “smart”.
L’asse del progetto, per come rappresentato graficamente dal masterplan, è costituito dalla fiumara Novito storica linea di demarcazione tra due cittadine vicine ma divise, nei secoli passati, da un bieco campanilismo. Oggi, invece, quel corso d’acqua diventa la cerniera per unirle in un’unica “Città del Mare” con la creazione di un parco fluviale e l’installazione di due passerelle ciclo-pedonali: una a monte e una a ridosso del mare, in quello che verrà definito “ponte KalaPhrego”. Nelle due sponde del Novito verranno create, in una zona attualmente da bonificare, un’area verde relax e una riserva genetica denominata “Banca del seme” lato Siderno; due aree verdi (parco giochi e orti urbani) e un’area ristoro lato Locri. Altre installazioni riguarderanno un’area verde attrezzata lato mare a Siderno (all’altezza di via Mediterraneo) e un’area per lo sport con annessa pista di skateboard. A Locri, invece, sono previste un’area fitness, due aree verdi (di cui una dedicata al campeggio) e i parcheggi delle autovetture.
L’ente attuatore è il Comune di Locri ma si tratta di un progetto presentato in maniera congiunta con la Città di Siderno e frutto del dialogo e della comunione d’intenti tra le due amministrazioni comunali.
Insomma, il sogno può diventare realtà e, come tutti i piani urbani integrati finanziati con decreto del Ministero dell’Interno ha dei tempi serrati di realizzazione.
Entro il 30 luglio del 2023 bisognerà aggiudicare i lavori; entro il 30 settembre del 2024 è fissato il termine per la realizzazione di almeno il 30% del progetto finanziato ed entro il 30 giugno del 2026 dovrà essere completata l’opera nel suo complesso.
Quattro anni per vedere realizzata quella che fino a poco tempo fa sembrava un’utopia e che invece prenderà corpo sfruttando finalmente al meglio tutte le risorse naturali e paesaggistiche che la natura ha donato a questa terra.