R. & P.
Era prevedibile e, pertanto, nessuno si è sorpreso della proroga di ulteriori sei mesi concessa alla triade commissariale insediatasi nell’agosto 2018.
Rimane, tuttavia, la delusione nell’intera cittadinanza per l’impronta totalmente negativa che questo nuovo corso ha dato alla vita della nostra comunità. Dobbiamo constatare, con grande amarezza, che i numerosi problemi che abbiamo puntualmente portato all’attenzione, sia della precedente che dell’attuale amministrazione prefettizia, sono rimasti tutti irrisolti e il rammarico dei cittadini di Siderno è quello di vedere un paese che non trova energie e stimoli per uscire dal buio in cui si trova da tempo relegato.
La realtà conferma che nessun passo avanti è stato fatto da quando, lo scioglimento della giunta Fuda per infiltrazioni della criminalità, ha portato gli attuali funzionari statali ad amministrare questa città. Le criticità si sono moltiplicate e aggravate di giorno in giorno e non vediamo, ad oggi, nessuna volontà tangibile di mettere in campo azioni mirate, per porre rimedio a problemi sempre più evidenti e preoccupanti.
Rifiuti di ogni genere si accumulano sempre più numerosi per le vie del paese e nulla è stato fatto (almeno non né abbiamo notizia) per fare in modo di scovare gli incivili che, mai censiti per non pagare la relativa tassa, rimangono nell’ombra. Avevamo suggerito di incrociare i dati relativi alle utenze domestiche (elettricità, gas, acqua ecc.) per verificare l’esistenza di immobili fantasma che producono l’immondizia illegalmente abbandonata per strade e contrade, ma le nostre insistenze sono rimaste inascoltate. Abbiamo sperato che un Ente gestito da Commissari prefettizi per il ripristino della legalità, avrebbe messo in campo ogni sforzo per la risoluzione di questa vera emergenza, ma così non è stato.
A seguito della chiusura del Centro Polifunzionale, lo stesso versa in condizioni di gravissimo degrado; la struttura, oggi, è un luogo di “vergogna” per una comunità che da sempre l’aveva considerata motivo di vanto rispetto ad altre realtà pure importanti. Erbacce, sporcizia, incuria hanno preso possesso dell’area e il suo utilizzo si è ridotto, esclusivamente, a deposito dei mastelli della raccolta differenziata. Come mai, ci chiediamo, non si pensa ad affidarne la gestione, previa regolare gara, a coloro i quali se ne dichiarassero interessati?
Lo Stadio Comunale, anche questo da sempre considerato un vero fiore all’occhiello per la città, oggi è stato relegato, da questa amministrazione, a deposito di materiale e utensili vari, con l’impossibilità di renderlo fruibile ai cittadini, anche solo per poche ore al giorno. I lavori di adeguamento, da tempo programmati, non hanno avuto inizio, tranne per quanto riguarda lo smontaggio e smaltimento della copertura in eternit della tribuna lato nord.
Le strade cittadine e i marciapiedi da sempre con problemi evidenti, versano in condizioni assolutamente indecenti; la presenza di innumerevoli e pericolose buche e la pavimentazione sconnessa rendono la vita di automobilisti, velocipedi e pedoni un vero inferno. Tutto questo nonostante le continue segnalazioni dei tanti cittadini animati da normale senso civico e le numerose rassicurazioni degli amministratori sulla risoluzione del problema.
La pratica circa l’approvazione del “Piano Strutturale” comunale, importante strumento di pianificazione urbanistica, giace ferma oramai da anni nonostante l’iter progettuale ed i relativi professionisti siano già stati individuati. Ci saremmo aspettati, da una amministrazione slegata da logiche politiche, una maggiore spinta verso il completamento di un iter già avviato che invece, crediamo, non vedrà la luce neanche sotto l’odierna reggenza commissariale.
Anche il “Piano Spiaggia” rimane una chimera nonostante la complessità della pratica amministrativa sia alla portata di un Ente dotato di dirigenti nominati dall’attuale gestione commissariale; ci chiediamo quale possa essere il motivo del ritardo nell’approvazione di uno strumento così essenziale che, come è noto, potrebbe rilanciare l’economia turistica della città.
“Diga, teatro, BP, piscina, Casa della Salute, illuminazione pubblica, servizi comunali, pista ciclabile”…nulla è stato concretamente fatto malgrado le tante sollecitazioni dei cittadini e una città assediata da questi e altri problemi, tutti impellenti. Insomma, due anni di tempo sprecato, che una comunità nelle nostre condizioni non poteva assolutamente permettersi. Ci chiediamo quale realtà stiamo consegnando alle nuove generazioni di sidernesi e cosa stiamo concretamente facendo per trattenere i nostri giovani nella loro città. Lo Stato sta dimostrando, ancora una volta, la sua totale incapacità di stare al fianco dei cittadini e Siderno, possiamo affermarlo con grande rammarico, ne rappresenta un esempio più che lampante.