di Emanuela Alvaro
SIDERNO – «La decisione di candidarmi è figlia dell’urgenza di fare qualcosa di nuovo e di diverso per questa città. Suscitata dall’aver visto all’orizzonte il prospettarsi della “solita politica”». Queste le motivazioni che hanno convinto l’avvocato Giuseppe Caruso ad ufficializzare la sua discesa in campo, poco più di una settimana fa. Una candidatura che, non pochi, considerano come valida alternativa ai rappresentanti politici con tanti anni di esperienza alle spalle.
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«Una situazione certo non semplice quella in cui versa Siderno che ha indotto me e le persone a mio fianco in questo momento a decidere in tal senso, una sorta di moto di orgoglio. Ritengo – prosegue l’avvocato Caruso – che sia necessario rinnovare l’approccio alla politica locale e offrire a tutti i cittadini sidernesi una prospettiva diversa. Tutto questo lo sento come obbligo morale nei confronti della popolazione».
Di una cosa è certo Giuseppe Caruso, a prescindere da ciò che il futuro gli riserva, non vorrà mai sentirsi dire dai propri figli “non hai nemmeno provato a cambiare le cose”.
Quale il suo passato politico?
«Non ho un passato politico! Negli ultimi anni mi sono dedicato prevalentemente al mio ruolo di giudice di pace a Nocera Terinese, dove ho rivestito la funzione di coordinatore e, quindi, di capoufficio. Lì penso di aver acquisito le conoscenze necessarie per il buon amministrare».
L’avvocato Caruso fa una premessa ricordando come la candidatura è stata frutto di un percorso che è iniziato a maturare da metà dicembre in poi e non da agosto, sottolinea nel corso dell’intervista, come qualcun altro ha tenuto a precisare.
Lo sbaglio più grande della politica sidernese?
«La situazione disastrosa nella quale versiamo impone di guardare avanti, di trovare soluzioni percorribili per il miglioramento della vita civile. Se dovessimo vincere le elezioni, ad esempio gli assessorati saranno mirati allo sviluppo dell’attività imprenditoriale ed alle politiche giovanili. I giovani sono il futuro della nostra collettività e il futuro parte da adesso. Abbiamo comunque intenzione di coinvolgere i cittadini del centro e delle periferie con la costituzione di un comitato civico per la gestione della cosa pubblica».
Le prime reazioni alla Sua candidatura?
«Le persone con le quale ho modo di confrontarmi mi sembra che vedono la mia candidatura e questo movimento come quasi una necessità per Siderno. Tanti mi hanno detto di aver ritrovato il motivo per il quale andare a votare, spronati dalla mia, anzi dalla nostra decisione. Questo sinceramente mi rincuora e spero che si tramuti in consensi reali».
Qualche nome delle persone che compongono questo gruppo?
«Non vorrei in questo momento fare i nomi di chi sta supportando me e l’dea che si sta portando avanti, aspettiamo la presentazione delle liste che saranno orientativamente due, stiamo lavorando in questi termini».
Quali le priorità del futuro programma?
«Nei primi cento giorni ci occuperemo dei problemi più urgenti della comunità, come la viabilità, la Casa della salute, la raccolta dei rifiuti, il ripristino del verde, il Piano spiaggia ed altro ancora. Sostanzialmente tutto quello che riguarda la gestione ordinaria. Ciò dopo aver fatto un’attenta ricognizione delle risorse disponibili. Tutto, comunque, dovrà essere indirizzato verso la trasparenza dell’azione amministrativa e dello sviluppo dell’economia. In tal senso ho alle spalle professionalità che non sono seconde a nessuno. Anche noi, per usare un termine in voga in questi giorni, sappiamo dove mettere le mani e abbiamo i giusti referenti istituzionali».