(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
SIDERNO – «La presenza della Città metropolitana deve essere meno una novità ma al contrario, trasformarsi nella normalità, nella quotidianità, ovvero, deve intercorrere quella costanza nei rapporti tra la stessa Città metropolitana e il territorio. Con i sindaci della Locride, abbiamo voluto fare questo incontro qui a Siderno, non soltanto per discutere di tutte le questioni aperte delle tante problematiche relative a quest’area omogenea della Città metropolitana ma anche per ribadire la nostra presenza, dimostrando il nostro interesse in quei tanti Comuni privi di una rappresentanza politica, perché sciolti per mafia».
Parole del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, intervenuto questo pomeriggio all’Assemblea dei Sindaci della Locride, nella sala consiliare di Siderno.
Primi cittadini che hanno sottoposto all’attenzione di Falcomatà, diverse criticità a partire dall’attuale emergenza sanitaria, fino ad arrivare alla problematiche rifiuti e viabilità.
«La presenza di Falcomatà – ha premesso il presidente di AssoComuni Caterina Belcastro – è un segno di attenzione per la Locride. Noi sindaci siamo in trincea da un anno per combattere non solo questa pandemia ma anche per combattere un’emergenza sociale e soprattutto economica. Ragion per cui, è necessario lavorare in sinergia con la Città metropolitana».
E se sulla stessa lunghezza d’onda, si è trovato di comune accordo, anche il presidente del Comitato dei Sindaci, Giuseppe Campisi, qualche piccola perplessità è stata avanzata dal sindaco di San Giovanni di Gerace, Giovanni Pittari.
«La Città metropolitana per me – ha detto – è stata sempre una chimera, un qualcosa di irraggiungibile, un distacco totale senza soluzione di continuità. Cambiare rotta è necessario e la presenza di Falcomatà, non può essere sporadica come avvenuto nelle precedenti consiliature. Ci deve essere un’inversione di tendenza e la Città metropolitana deve essere un punto di riferimento».
Anche il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, ha ammesso di esser stato in passato un po’ scettico della “presenza/assenza” della Città metropolitana sul territorio locrideo.
«Il metodo di lavoro che ora si sta portando avanti – ha dichiarato – è fondamentale per promuovere un percorso di rilancio e sviluppo per la Locride, attraverso l’arrivo dei fondi comunitari».
Presenti all’assemblea di questo pomeriggio, anche i consiglieri metropolitani della Locride, Salvatore Fuda, Domenico Mantegna, Rudi Lizzi e Pasquale Ceratti.
E’ stato proprio Fuda, in qualità di consigliere metropolitano con delega all’Ambiente, ad affrontare la difficile situazione degli impianti di trattamento rifiuti, con particolare riferimento a quello di Siderno, unico impianto di trattamento rifiuti dell’organico.
«Quello che conferiamo – ha sostenuto Fuda – non risponde al fabbisogno, bisogna correre sul rifacimento impianti e su gli investimenti da fare. Si parla di un ammodernamento dell’impianto di Siderno, perciò è necessario coinvolgere sia il Comune interessato che il territorio. Altro problema – ha proseguito – sono gli scarti di lavorazione, non c’è alcuna discarica attiva sul territorio metropolitano, anche in questo bisogna accelerare».
Difficoltà evidenziate anche dal vice prefetto nonchè commissario straordinario del Comune di Siderno, Maria Stefania Caracciolo che ha parlato di interlocuzioni costanti avviate già con la Città Metropolitana.
«Il Comune di Siderno – ha commentato – deve avere un vantaggio in più rispetto agli altri enti, abbiamo 12 tonnellate in più di umido che dobbiamo ancora conferire e che va raccolto. Dobbiamo trovare una soluzione per uscire da questo pantano».
GIUSEPPE FALCOMATA’:«OCCORRE FARE RETE TRA CITTA’ METROPOLITANA E SINDACI»
Dopo i vari interventi dei primi cittadini, le conclusioni sono state affidate al sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà che ha soffermato la sua attenzione su tre punti chiave dell’incontro: rifiuti, sanità e Recovery Fund.
«Sul tema dei rifiuti – ha spiegato – c’è una Città metropolitana che decide in qualità di rappresentante dei 97 Comuni. La Città metropolitana, funziona come un ente di secondo livello e in quanto ente di programmazione, deve attuare il piano rifiuti, che ancora, non abbiamo attuato; ci sono scelte che vanno fatte e che hanno ricadute sui territori e che vanno prese con maturità, responsabilità e collegialità».
Il piano descritto da Falcomatà, prevede la realizzazione di tre impianti di smaltimento dei rifiuti a supporto degli impianti di Siderno, Sambatello e Gioia Tauro «Il nostro compito – ha aggiunto – è decidere dove realizzarlo. L’impianto di Siderno non potrà mai funzionare bene se non avrà una discarica di servizio per gli scarti di lavorazione. E’ una decisione che dobbiamo prendere noi. La straordinarietà di gestire questa partita, è quella di non dover subire la decisione da parte di nessun altro, acquisendo la nostra autonomia».
Anche sull’aspetto sanitario, per Giuseppe Falcomatà è importante fare fronte comune, «i sindaci – ha chiosato – sono responsabili della tutela della salute dei cittadini e lo devono essere sempre. Sul fronte sanitario si è recuperata la Conferenza dei sindaci Asp di Reggio Calabria; ci siamo anche confrontati con il neo commissario Gianluigi Scaffidi e nei prossimi giorni, lo faremo con il commissario ad acta della sanità, Guido Longo. Sui vaccini poi, la voce che dobbiamo portare avanti, è che continuino ad arrivare e che si assuma personale medico e paramedico e si proceda con le convenzioni da parte dell’Asp con i medici di base, con istituti privati accreditati e con l’ordine dei farmacisti. E’ ingeneroso colpevolizzare – ha precisato Falcomatà – i sindaci, della mancata attuazione dei vaccini sul territorio».
Infine, altra questione affrontata dal sindaco metropolitano, il Recovery Fund, un’opportunità anche per i Comuni che sono chiamati a presentare progetti utili allo sviluppo del territorio, dotati di tutti i requisiti necessari per l’approvazione e l’eventuale finanziamento.
«Non possiamo permetterci – ha sottolineato Falcomatà- di perdere questa possibilità del Recovery, dobbiamo fare uno sforzo di concentrazione e ragionare insieme sulle proposte da inserire all’interno dei progetti; nel nostro Paese arriveranno infatti, 209 miliardi di euro. Bisogna mettere fine – ha continuato – alla discriminazione tra Nord e Sud del Paese. Anche su quel 34% previsto per le risorse totali investite per il Sud, dobbiamo farci sentire, perché entro quella percentuale è prevista anche la programmazione ordinaria dei Fondi Strutturali 2021/2027, Fondi della Coesione; è, questo è l’inganno. Quel 34% comprensivo anche di queste risorse, perde quel carattere in risorsa aggiuntiva che deve avere il Recovery. Noi sindaci – ha concluso Falcomatà – due volte subiamo la mancata programmazione ed erogazione di queste somme. E credo che su questo aspetto, dobbiamo fare squadra».
VIDEO CON ALCUNI MOMENTI SALIENTI DELL’INCONTRO E INTERVISTE AL SINDACO METROPOLITANO GIUSEPPE FALCOMATA’, AL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA DEI COMUNI DELLA LOCRIDE CATERINA BELCASTRO E AL CONSIGLIERE METROPOLITANO RUDI LIZZI