di Gianluca Albanese
SIDERNO – Continua la lodevole attività dei volontari che ogni domenica mattina sacrificano un po’ del loro sacrosanto riposo settimanale per armarsi di strumenti da giardinaggio e compiere opere utili al decoro urbano. Si autodefiniscono “Gli amici della pichetta” (nome dialettale della zappa) e questa mattina erano al lavoro nella traversa che dal corso Garibaldi conduce verso la casa della salute ed è attraversata, all’incrocio con via Condassondolo, dal monumento alla memoria di Gianluca Congiusta, giovane imprenditore trucidato nella notte per mano mafiosa otto anni fa.
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E tra i volontari, stamani c’era anche Mario, il padre di Gianluca insieme a Luigi Errigo ed Antonio Commisso, quest’ultimo ex assessore comunale all’Ambiente.
Zappe, rastrelli, un decespugliatore donato da un privato cittadino e tanta voglia di lavorare per il bene della comunità per un’esperienza che dura ormai da tre mesi e che – purtroppo – non raccoglie molte adesioni da parte della cittadinanza.
Stamani, però, come ci ha segnalato l’attivista del movimento Cinquestelle e del comitato per il superamento dell’emergenza rifiuti Luigi Errigo, i volontari hanno scoperto quella che in gergo giuridico si definisce “insidia-trabocchetto”. Si tratta di un tratto del marciapiede (immortalato nel fotino in home page e nella foto grande che scorre sotto la nostra testata) che conduce all’Ipsia e che fa angolo. Lì, dopo aver estirpato erbacce e cespugli cresciuti nel corso degli anni, i volontari hanno scoperto una vera e propria buca, non visibile soprattutto in orari notturni, proprio nel bel mezzo del marciapiede.
Un vero e proprio pericolo per l’incolumità dei pedoni che dovessero transitare in quel tratto di marciapiede. Ecco perchè Errigo, Congiusta e Commisso rivolgono un appello all’ufficio tecnico del Comune e alla triade commissariale affinché vi si possa dare rimedio, al fine di prevenire infortuni ai cittadini e – perchè no – contenziosi legali in caso di sinistri.