R. & P.
Il
Comitato “Siderno ha già dato” si mobilita contro le scelta regionale
dell’ampliamento dell’impianto di rifiuti a San Leo e per una gestione
diversa dei rifiuti.Non
è più accettabile che si continui a distruggere il territorio, si renda
impossibile la vita dei cittadini, con il rischio di malattie
polmonari, se non potenzialmente cancerogene.E’
ora che si cambi registro, una nuova gestione dei rifiuti, significa
chiudere mastodontici impianti di trattamento rifiuti, inceneritori che
portano sofferenze, se non morte.Occorre passare all’economia circolare, differenziare, riciclare, compostiere di comunità e tra piccoli comuni.Per
questo motivo, intendiamo coordinarci con i Comitati della Piana, che
si vedono imposti discariche in zone e il raddoppio del
“termovalorizzatore” di Gioia Tauro, dove i dati di incidenza di
malattie polmonari indicano un valore significativamente più elevato
della media regionale.Per
tutto questo il Comitato “Siderno ha già dato” convoca un presidio,
davanti al Comune di Siderno, tutte le domeniche, a partire dell’8 di
maggio, dalle 10,30 alle 12.
Per l’Ufficio di comunicazioneFrancesco Martino
All’attenzione dei Sindaci della Piana
Sindaco Gioia Tauro Dr. Aldo AlessioSindaco Polistena Dr. Michele Tripodi Sindaco di Cinquefrondi Dr. Michele Conia Il
Comitato “Siderno ha già dato”, costituitosi in forma associativa, che
raggruppa movimenti ambientalisti, partiti e associazioni presenti sul
territorio da molti anni, sta affrontando il problema della gestione dei
rifiuti, così come state facendo voi, e riterrebbe opportuno unire le
forze sul tema onde pervenire ad una soluzione univoca da proporre al
Presidente della Regione Calabria.
Le soluzioni avanzate in questi anni dalla Regione, infatti, hanno peggiorato la situazione.
Già dal 2017 cerchiamo di bloccare le scelte che ci sta imponendo,
nonostante la nostra opposizione da un lato e la proposizione di
alternative in linea con le direttive europee dall’altro.
Riteniamo anche che la scelta del raddoppio del termovalorizzatore
(sempre inceneritore è!) a Gioia Tauro è l’ultimo scempio di una
disastrata area, quale è quella delle Piana, che misura malattie
polmonari se non oncologiche preoccupanti.
Lo stesso discorso riguarda l’imposizione di un eco-distretto a Siderno,
che da anni sopporta emissioni nocive e tossiche e costringe i suoi
cittadini ad una vita impossibile, i quali, a causa di odori e calori
insopportabili, in particolare in estate, sono costretti a chiudersi in
casa e a vedere vanificate tutte le politiche di sviluppo del territorio
e del turismo.
Il progetto di ampliamento del Tmb di Siderno prevede altre tre linee di
lavorazione, con un ulteriore impegno di territorio pari a 62.500 m/q,
territorio sul quale esistono diversi vincoli di cui la Regione non si
cura; ciò significa che le immissioni nocive e velenose nella città e
città limitrofe saranno più che raddoppiate.
Come Comitato siamo intervenuti “ad adiuvandum” al ricorso al Tar di
Catanzaro del Comune di Siderno, che è stato rigettato e sul quale sono
tuttora pendenti i termini per ricorrere al Consiglio di Stato (siamo in
attesa di capire come si determinerà l’A.C.).
Siamo presenti anche in un altro ricorso presentato da una famiglia e
pendente al Tar di Reggio Calabria, che ancora deve essere discusso.
Questo è in sintesi.
Riteniamo che la Regione Calabria con queste scelte voglia scaricare
sulle città di Gioia Tauro e di Siderno lo smaltimento dei rifiuti
dell’intera Regione, poiché a nulla servono nei nostri territori
potenziamenti di tal fatta in proporzione al numero di abitanti.
Si tratta di una scelta politica non condivisibile, errata, fuori tempo
e, soprattutto, non in linea con le direttive europee sulla gestione dei
rifiuti.
Abbiamo una visione opposta a quella fatta della Regione in questi anni.
La soluzione non è quella degli attuali e vetusti TMB, della distruzione dei rifiuti, ma la differenziata spinta, il trattamento dell’organico in loco, la
riduzione al minimo del residuo (indifferenziato), il riciclo dei
materiali e il loro riuso e altre proposte sull’economia circolare.
Queste sono le proposte che portiamo avanti da anni, ma purtroppo stiamo gridando alla luna. Ci auguriamo che questo invito possa sortire effetti positivi e rimaniamo in attesa.
Cordialmente
Anna Maria Romeo, Presidente del Comitato