di Gianluca Albanese
SIDERNO – Dobbiamo dare una buona notizia e una cattiva. Quella buona è che dopo 3 anni, 2 mesi e 9 giorni Siderno ha di nuovo un sindaco democraticamente eletto. E’ Mariateresa Fragomeni, massima espressione del circolo cittadino del Partito Democratico, sostenuta anche dalla lista civica “Ripartiamo da Siderno”, che ha appena vinto il ballottaggio contro Domenico Barranca, a capo di una coalizione di centrodestra e liste civiche.
Un sindaco donna o, se preferite, una sindaca. A queste latitudini è quasi un lusso, uno sfizio fino a ieri riservato solo a piccoli centri dell’entroterra con popolazione di poche centinaia di abitanti, fatte salve le eccezioni della Monasterace dell’ex sindaco Maria Carmela Lanzetta e la Caulonia dell’attuale prima cittadina Kety Belcastro.
Un tratto distintivo che mostra come Siderno, nei momenti topici, sappia tirare fuori quella marcia in più, almeno dal punto di vista della modernità e della vicinanza alle realtà delle grandi democrazie del centro e nord Europa.
La brutta notizia è che è stata votata da circa il 30% dei sidernesi, visto che si è aggiudicata il ballottaggio con una percentuale attorno al 65% di chi è andato a votare ieri e oggi, e che a sua volta non ha superato le 7.163 unità.
E se la matematica non è un’opinione, il 65% del 43,44% significa che gode dell’investitura del 28,24% dei sidernesi. Tutt’altro che un plebiscito, dunque, se si pensa che al già basso dato degli elettori al primo turno (58,55%) ha fatto seguito un 15,11% di sidernesi che ha preferito non votare al ballottaggio, tanto che il “partito” che si classifica per primo è quello degli astenuti, col suo 56,56%.
Un dato su cui riflettere e che assegna a sindaco e a tutti i consiglieri eletti un compito gravoso ma importante: restituire ai cittadini la fiducia nella politica e instillare di nuovo la voglia di metterci la faccia e di impegnarsi in prima persona come ha fatto – meritoriamente – chi si è candidato.
Mentre scriviamo mancano i dati ufficiali relativi alle ultime 4 sezioni da scrutinare, ma la matematica assegna alla Fragomeni la vittoria certa.