di Emanuela Alvaro (Foto e Video di Enzo Lacopo)
SIDERNO – Stabilizzare gli Lsu ed Lpu calabresi. Di questo si è parlato nell’incontro organizzato dall’Assemblea dei Sindaci della Locride alla presenza di Sebi Romeo, consigliere regionale e capogruppo del Partito Democratico, del presidente dell’Anci Calabria, Gianluca Callipo, di Pasquale Capicotto dirigente regionale, di Fortunato Varone, dirigente generale dipartimento lavoro Regione Calabria e del presidente regionale delle autonomie locali, Salvatore Lamirata.
Un obiettivo comune che sta creando nei sindaci non pochi dubbi per le modalità che verranno usate per raggiungerlo. Franco Candia presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Locride e Rosario Rocca presidente del Comitato hanno introdotto la questione alla presenza in sala di una piccola parte di diretti interessati al problema. Questione che domani sarà oggetto di un incontro in Prefettura a Catanzaro.
I primi cittadini hanno palesato tutte le loro perplessità. Chiedendo alla politica di farsi carico di questo problema che ormai è diventato enorme, sottolineando come tutta la problematica sia stata scaricata su di loro. Hanno chiesto di capire anche la situazione delle diverse categorie e se alla fine si riusciranno a stabilizzare tutti.
Lamirata ha fatto un excursus dei tre anni in cui si è acconsentito ad una proroga in modo che i precari venissero contrattualizzati dagli enti utilizzatori. Questo per arrivare ad una stabilizzazione che ora non si ha la certezza che avverrà. Ha ricordato il decreto Madia, con una norma per superare il precariato, offrendo la possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato fino a dicembre 2018 con la condizione della stabilizzazione.
Per Lamirata sindaci e regione devono lavorare insieme, cosa di cui si è detto certo anche Gianluca Callipo, con l’ausilio del governo nazionale. «I sindaci voglio seguire il percorso di stabilizzazione. Oggi abbiamo comuni con pochi precari e questi non avranno problemi a chiudere il percorso, ma ci sono comuni in cui i lavoratori sono molti di più e alcuni non hanno raggiunto i 36 mesi di lavoro continuati in un’amministrazione. Si dovrà capire se e come anche loro rientreranno nel percorso del decreto Madia. E quei comuni che hanno contrattualizzato più precari di quanti potranno stabilizzare come dovranno procedere per evitare i ricorsi? Io ho informato l’Anci nazionale per ottenere da loro un contributo. Normativamente esiste il bacino e questo mi tranquillizza».
L’incontro è stato chiuso da Sebi Romeo il quale ha parlato di un continuo e constante confronto come metodo utilizzato per ottenere il risultato migliore e definitivo. «Assolutamente d’accordo sul fatto che il problema è politico, con una responsabilità sicuramente collettiva. Stiamo lavorando per i diritti da riconoscere e per fare uscire questi lavoratori dalla precarietà costi quel che costi».
il VIDEO con alcune dichiarazioni e l’intervento di Sebi Romeo.