DI SIMONA ANSANI
SIDERNO – Si è svolto presso una delle sale comunali, a porte chiuse, l’incontro fra il Commissario Matilde Mulè, vice Prefetto, il presidente dell’Associazione Ola, Oltre l’Arcobaleno, Marilene Bonavita, in rappresentanza dell’Oipa Reggio Calabria Andrea Marino, il dirigente dell’area veterinaria C dell’Asp di Reggio Calabria, Giuseppe Giugno, la veterinaria Cinzia Genovese, e i Dirigenti Generali servizio veterinario Asp di Reggio Calabria, Marroni e Pezzimenti. Una tavola rotonda per discutere ancora una volta del fenomeno del randagismo; le misure da adottare sul territorio del comune di Siderno; la colonia felina e il censimento.
<<Stiamo avviando l’individuazione di un canile sanitario e l’attivazione di procedure di unità di cattura cani per il comprensorio – ha ribadito il dottore Giugno – è proprio per quanto riguarda l’individuazione del canile sanitario, la struttura di interesse può essere quella che si trova a Sant’Ilario, che attualmente è gestita da un privato. I tempi di giacenza presso la struttura sanitaria di una cane, come si evince dalla normativa, non possono superare i sessanta giorni, dopodiché devono essere trasferiti nei canili che sono presenti sui vari territori comunali. Anche i tempi di procedura dell’avvio del servizio di cattura cani saranno piuttosto rapidi>>.
Mentre per ciò che riguarda le colonie feline, possono essere segnalate al comune da cittadini che fanno parte di un’associazione, con debito protocollo e poi registrate dall’Asp che dovrà provvedere alla sterilizzazione e alla microchippatura. Per ciò che riguarda l’alimentazione e la protezione o le denunce in caso di maltrattamento se ne dovrà far carico il comune. Di censimento ha più volte posto l’accento il presidente di Ola, Marilene Bonavita, che ha ribadito l’importanza per avviare così le sterilizzazioni, l’inserimento dei microchip, le possibili adozioni. Inoltre è stata richiesta la possibilità di installare delle telecamere ufficiali comunali a seguito dei tanti casi di maltrattamento e uccisione da parte dell’uomo, dei gatti che stanziano nella colonia felina.
Si precisa che i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o di allontanarli dal loro habitat, come si evince dall’art 8, protezione dei gatti, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, <<si intende per habitat di colonia felina qualsiasi territorio o parte di esso, urbano o extraurbano, pubblico o privato, nel quale vive una colonia di gatti in modo stabile, prescindendo dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia o meno accudita dai cittadini>>. Al termine dell’incontro il Commissario Matilde Mulè si è impegnata per attuare le varie richieste delle parti, provvedendo in tempi ristretti a installare un impianto di video sorveglianza nell’area della colonia felina e di avviare congiuntamente con Asp l’iter per avvio del censimento delle varie colonie feline.