La vicepresidente della Calabria inaugura un interessantissimo ambiente innovativo e sostenibile per il quale ella rimane ammirata oltremodo; la preside Fiaschè la guarda con occhi professionalmente compiaciuti, anche perché l’intesa tra le due ladies è sotto gli occhi di tutti, una vera e propria “lezione a cielo aperto” su come le donne calabresi possano rappresentare quel valore aggiunto rispetto al futuro della regione Calabria che sarebbe davvero un peccato non cogliere, raccogliendo le sfide che ci attendono “Partendo dalla natura per la realizzazione di ambienti e laboratori per l’educazione e la formazione alla transizione ecologica – asserisce il dirigente scolastico.
di Antonio Baldari
SIDERNO – La stacanovista vicepresidente della regione Calabria, Giuseppina Princi, termina la giornata nella Locride in compagnia di un pallido sole e di tanto verde, quello che le regala l’Istituto d’istruzione superiore “Guglielmo Marconi” di Siderno; certo, la sua silhouette snella e da elegantissima miss le consente di muoversi agilmente sulle dissestate strade del comprensorio ma è anche e soprattutto la sua inassetata voglia di sapere, di conoscere e di approfondire che la porta ad essere al mattino in quel di Locri per un primo, impegnativo, appuntamento di cui diamo conto in un’altra parte del Giornale, e nel primo pomeriggio nei locali della Scuola presieduta dal dirigente scolastico Giuliana Fiaschè.
Nella quale il braccio destro del primo cittadino Calabrese, Roberto Occhiuto, inaugura un interessantissimo “laboratorio edugreen”, un ambiente innovativo e sostenibile per il quale la stessa Princi rimane ammirata oltremodo; la preside Fiaschè la guarda con occhi professionalmente compiaciuti, anche perché l’intesa tra le due ladies è sotto gli occhi di tutti, una vera e propria “lezione a cielo aperto” su come le donne calabresi possano rappresentare quel valore aggiunto rispetto al futuro della regione Calabria che sarebbe davvero un peccato non cogliere.
Raccogliendo le sfide che ci attendono “Partendo dalla natura per la realizzazione di ambienti e laboratori per l’educazione e la formazione alla transizione ecologica – asserisce la dirigente Fiaschè – noi lavoriamo ogni giorno di squadra, perché c’è bisogno di tutti, affermando il principio del verde sostenibile nei nostri ragazzi che mettiamo costantemente al centro delle varie forme del sapere e con docenti che vestono maggiormente i panni di tutor che non di guide che calano dall’alto le nozioni” – è il Fiaschè pensiero, che è ormai un consolidato stile di vita, conclamato in tutti i suoi collaboratori, docenti e studenti/studentesse.
Al punto che la stessa Princi si bea di cotanto ordine, pulizia e verde che si respira a pieni polmoni nella neo battezzata realtà laboratoriale “Che è una vera e propria eccellenza, che fa onore alla Calabria intera – esordisce con il dire la vicepresidente dei Calabresi – si individua molto chiaramente il lavoro fatto dietro le quinte perché noi vediamo il “prodotto finito” ma è tutto quello che si fa con grande sacrificio, giorno dopo giorno, che fa la differenza, e poi questa cosa qui dell’alunno al centro degli studi e del sapere è da rivoluzione copernicana, poiché si sviluppa la loro personalità e competenza che costituisce un passaggio fondamentale negli apprendimenti”.
E quasi a volere dare concretezza a tale assunto, alla presenza di Francesca Lopresti, assessore al Comune di Siderno con delega alla Cultura ed all’Istruzione, e di Francesco Macrì, presidente Copagri Calabria, c’è spazio per uno studente che anima un breve dialogo con la numero due dell’esecutivo Occhiuto, da cui poi si sviluppa un mini tour all’interno dei locali del “Marconi”, andando dall’ambiente letterario ospitante ben dodicimila volumi a nuovi spazi attinenti il freetime ed al contempo gli impegni istituzionalmente previsti come un collegio docenti; si chiude con la vera e propria “chicca” della “Scuola che altro non è se non l’aula multisensoriale, un autentico scoop sulle frontiere da varcare per il domani, accogliente ed inclusivo, per il quale trovano albergo anche i ragazzi “diversamente abili”, che è quanto di più bello possa esserci.
A Siderno, nella Locride, in Calabria. Perché qui si può, anche qui.