di Caterina Mammola*
SIDERNO- Serata all’insegna della memoria storica, non solo dell’olocausto degli Ebrei nei campi di sterminio nazisti, ma pure di nostri internati in luoghi di lavoro forzato, come prigionieri di guerra all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943.
Nella sala consiliare del Municipio di Siderno si è parlato di un reduce di Mammola dai lager, Nicodemo Agostino, che aveva affidato a pagine scritte su brandelli di carta i propri ricordi di venti mesi di prigionia.
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Pagine sincere di cronaca essenziale, che testimoniano intelligenza e forza d’animo nelle situazioni più difficili e tragiche. Scenari da fronti bellici, camminate chilometriche, ammassi umani su treni simili ai vecchi carri-bestiame, fame, freddo e quant’altro nei tanti lager di lavori forzati (Bitolia e Ocrida in Bulgaria, poi in Germania a Wiezendorf, Allendorf).
Il “Memoriale di prigionia nei lager nazisti” di N. Agostino rimase chiuso in una cassa per tutta vita: i figli lo conobbero dopo la sua morte, rimanendone commossi e stupiti per le orrende sofferenze subite, per i pensieri e i valori espressi. Ne decisero la pubblicazione.
La Presidente della Fidapa di Siderno, dott.ssa Pina ArmocidaBorzomì, salutando e ringraziando, ha introdotto il tema principale della Giornata della Memoria, precisando l’apporto positivo del Memoriale per la ricchezza di elementi storici ed emozionali ch’esso suscita nel lettore.
Il numeroso pubblico presente in sala, di tutte le età e cultura, ha ascoltato i vari relatori, nel mosaico di notizie, riflessioni, ricordi, immaginazione che hanno proposto nei vari interventi.
Il dr. Francesco Taricone ha pure voluto porgere il suo saluto in qualità di presidente della Commissione straordinaria del Comune di Siderno, per la ricorrenza celebrata degnamente da tutti i convenuti.
Il prof. Vito Pirruccio ha coordinato gli interventi, ricordando pure l’iter legislativo per l’istituzione della Giornata iniziato nel 1998. La giovanissima Grazia Ida Sità ha letto una sua poesia: Il bambino ebreo.Il Sindaco di Mammola, arch. Antonio Longo, ha parlato dell’importanza del recupero memoriale e della ricerca storica: per questo la sua amministrazione ha favorito la pubblicazione del Memoriale, “amara esperienza di una tragedia collettiva”, e altre attività culturali su fatti e persone da ricordare.Il relatore prof. Giovanni Pittari ha illustrato con ricchezza di annotazioni e citazioni erudite il Memoriale, riconoscendone i segni di testimonianza storica. La ricostruzione operata dall’ex internato mammolese risulta “altamente emotiva”, secondo lui. Il prof. Giuseppe Reale ha parlato del Comitato per la Memoria Storica di Siderno, di cui è presidente da tanti anni, e della necessità di far conoscere in tutte le scuole personaggi ed eventi importanti di storia locale. Alla fine è intervenuto il figlio dell’Autore, il dr. Giuseppe Agostino, con testimonianze dirette e indirette sulla vita del padre, sul significato di amicizia e solidarietà trasmessi da lui, sulla medaglia alla memoria conferitagli, nella ricorrenza della festa della Repubblica, 2 giugno 2012, ai prigionieri di guerra deportati nei lager nazisti.
Caterina Mammola (FIDAPA SIDERNO)