R. & P.
Il Gruppo consiliare e il Direttivo del Circolo PD di Siderno sentono il dovere di informare la cittadinanza su quanto accaduto durante l’ultimo consiglio comunale.
Il primo punto all’ordine del giorno, contenente la proposta di avviare uno studio di fattibilità tecnico-economica per dei lavori di riqualificazione e ampliamento del Tennis Club presente sul lungomare, attraverso l’esproprio e l’adozione della variante allo strumento urbanistico per la parte relativa alla zona dell’ex Pastificio Cataldo, ha offerto vari spunti che necessitano di un adeguato approfondimento.
Muovendo dalla premessa che come Gruppo consiliare del PD siamo stati, da sempre, favorevoli alla riqualificazione dell’area appena menzionata (al pari di altre aree del lungomare occupate da veri e propri “ecomostri”), la proposta presentata dall’attuale Amministrazione, e della maggioranza che la sostiene, contiene in se tante e tali incongruenze da far nascere il fondato timore che la stessa, più che al fine pubblico di migliorare il decoro urbano e paesaggistico, sia orientata al perseguimento di interessi privati.
In primo luogo, infatti, manca un qualsivoglia aggiornamento del “Piano particolareggiato del Lungomare”, oramai dimenticato da codesta Amministrazione, che possa prevedere la destinazione ad uso sportivo dell’area sopra considerata;
In seconda battuta c’è da considerare il costo enorme dell’operazione, di circa 750.000 euro, che, ad oggi, risulta priva di copertura da finanziamenti esterni e/o da mutui che, comunque, stante l’attuale status di dissesto finanziario, il Comune non potrebbe contrarre;
A parte queste due evidenti carenze di ordine tecnico contabile, ci sono poi delle ulteriori ragioni, non meno rilevanti, che dovrebbero far riflettere i cittadini di Siderno:
Il Comune, infatti, spenderebbe una cifra enorme, tra indennità di esproprio ed ulteriori oneri, solo per realizzare una nuova struttura sportiva da mettere a disposizione di una associazione sportiva, al cui direttivo sono legati (per presenza diretta o per rapporti di parentela) svariati componenti dell’attuale maggioranza in consiglio comunale.
Infine, ma non certo in ordine di importanza, c’è da considerare lo stato giuridico dei beni che si andrebbero ad espropriare: infatti, sulla base di quanto espresso dal Sindaco nel corso della seduta consiliare, mentre una parte dei beni insistenti sul terreno che dovrebbe ospitare l’impianto fanno parte della massa di un fallimento, i restanti beni appartengono a privati ed erano già stati oggetto di un provvedimento di confisca. In pratica, l’Ente andrebbe ad indebitarsi pesantemente per espropriare dei beni che potrebbero, a breve, essere definitivamente confiscati e, quindi, acquisiti dal Comune a costo zero.
Come chiarito nella premessa, anche noi del Partito Democratico vorremmo vedere abbattuto uno degli ecomostri del lungomare sidernese, ma non a questo prezzo e non per avvantaggiare solo dei privati!!
Purtroppo, però, i tentativi di dialogo finalizzati a rivedere delle posizioni oggettivamente indifendibili non sono serviti, e la proposta di delibera è passata a maggioranza con una veloce alzata di mano, spazzando via ogni sorta di piccolo soffio di dialettica e di confronto democratico.
Analoga considerazione vale per il secondo punto all’ordine del giorno in Consiglio, inspiegabilmente relazionato dal Segretario Comunale e non, invece, da un componente della Giunta, e relativo alla richiesta di autorizzazione all’affitto della SIS Srl, società di scopo che svolge attività di gestione degli acquedotti comunali, da parte di altra società subentrante nonostante quest’ultima, da visura camerale aggiornata, oltre a non aver versato interamente il proprio capitale sociale, risulta ancora ad oggi inattiva e, quindi, priva dei requisiti necessari per svolgere l’attività che le consentirebbe di subentrare alla Concrete Srl (destinataria pure di interdittiva antimafia) nella Convenzione stipulata dal Comune di Siderno nel 2010.
Ciliegina sulla torta, le dichiarazioni pressappochiste del Sindaco che giustifica la prosecuzione dei rapporti, previsti in Convenzione, con la medesima Società solo perché questa fornisce acqua ad un prezzo più basso rispetto ad altre società, noncurante della circostanza, alquanto anomala, che, dopotutto, il costo della bolletta per i cittadini si è raddoppiato se non triplicato, divenendo in ogni caso insostenibile.
Anche stavolta, la delibera è passata a maggioranza, con una repentina “alzata di mano” che ne ha garantito l’approvazione senza tenere in alcuna considerazione le proposte del gruppo Pd.
Il compito del Consiglio è quello di contribuire alla crescita della comunità, con stile, con cura delle opinioni altrui, stuzzicando certe radicalità e difendendo la libertà dei cittadini di fronte a clichè di vecchia politica.
La speranza ci dia ancora respiro …
*Gruppo consiliare PD SIDERNO
*Direttivo PD SIDERNO